Prendono il via da questo mese di dicembre le prime assegnazioni dei 65 alloggi situati in via Repubblica di Montefiorino 25/29 presi in locazione dall’Amministrazione comunale e fatti confluire nel programma regionale “Patto per la casa” cui il Comune ha aderito. Il settore sta convocando gli assegnatari definiti tramite avviso pubblico per la visita agli appartamenti in modo da poter procedere alla stipula dei contratti di locazione.

Nella seduta di oggi, lunedì 2 dicembre, il Consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera illustrata dall’assessora alle Politiche abitative e Piano per la Casa Francesca Maletti, che prevede l’adesione al programma attraverso l’approvazione del Regolamento attuativo locale, già condiviso con le associazioni dei proprietari e degli inquilini operanti nel territorio comunale, che disciplina le condizioni generali e le modalità per l’attuazione locale del programma. Si sono espressi a favore Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, Spazio democratico, Modena Civica, Modena per Modena; astenuti Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia e Modena in ascolto.
Il Patto per la casa ha l’obiettivo prioritario di sostegno nella ricerca di soluzioni relative alla casa, in particolare per l’accesso alla locazione a canone agevolato dei nuclei in condizione di fragilità che hanno difficoltà ad accedere al mercato privato, rivolgendosi anche a grandi proprietà, tra cui fondi comuni di investimento immobiliare, come già effettuato in passato, al fine di moltiplicare le possibilità di reperimento di alloggi sul territorio.
Il Comune di Modena aderisce al programma gestendolo all’interno del servizio esistente di Agenzia casa con la modalità gestionale in house, in cui cioè l’Amministrazione si pone come intermediario tra domanda e offerta intervenendo direttamente nel rapporto di locazione con il proprietario a cui assicura le relative garanzie. Il pagamento alla proprietà avviene da parte del Comune in forma anticipata per canone e spese condominiali di sei mensilità, mentre gli inquilini effettuano il pagamento al Comune mensilmente con apposito bollettino.
Gli alloggi oggetto della convenzione con il fondo immobiliare Scoiattolo di proprietà Torre Sgr spa, opportunamente ristrutturati e adeguati a cura del privato, sono complessivamente 80, di cui i 65 destinati alla gestione Patto per la casa sono stati assegnati tramite Avviso pubblico negli scorsi mesi (gli altri 15 saranno a gestione diretta tramite Agenzia casa). Requisiti per partecipare, oltre alla residenza o lavoro sul territorio comunale, erano non essere titolari di diritti di proprietà o di godimento di unità immobiliare a uso residenziale poste sul territorio provinciale e un Isee ordinario riferito al nucleo familiare compreso tra i 9.360 e i 35 mila euro.
Con l’adesione al patto, il Comune potrà richiedere e ottenere i contributi previsti per la gestione degli immobili, a sostegno di eventuali morosità relative a spese condominiali e canoni o altro (viene anticipata la somma di 150 mila euro).
Le garanzie del Patto per la casa sono quelle già previste per il servizio di Agenzia casa: il puntuale pagamento del canone di locazione, il rimborso del 50 per cento delle spese di registrazione del contratto, la restituzione dell’immobile allo scadere del contratto quando il proprietario desidera rientrare in possesso dell’alloggio, la riconsegna dell’immobile nello stato originario (salvo la normale vetustà), una tariffa Imu agevolata e la gestione dei subconduttori, la redazione della concessione, l’emissione di bollettini, l’educazione all’abitare, la mediazione dei conflitti, azioni di rilascio dell’alloggio nei confronti dell’inquilino per morosità o cattiva conduzione. Per quanto non definito dal Patto per la casa si applicheranno le regole di Agenzia casa.
In particolare, i finanziamenti regionali si articolano in contributi di diversa natura: contributi a beneficio degli inquilini a fondo perduto in quota affitto, con una riduzione del canone fino a un’incidenza sul reddito familiare del 15 o 20 per cento in base ai valori Isee con massimali di 1.500 e 2 mila annui per un periodo di 5 anni (per i due successivi ridotto del 50 per cento); contributi a beneficio dei proprietari per tutta la durata del contratto (6 mila euro ad alloggio come Fondo per attività tecnico-amministrative e interventi manutentivi; altri 6 mila euro ad alloggio come Fondo di garanzia per dolo, morosità e spese legali); contributi ad Agenzia 2.0 per il servizio di gestione, educazione all’abitare e per i costi di attivazione alla stipula dei primo contratto.
Gli alloggi di via Repubblica di Montefiorino confluiti nel Patto per la casa sono 8 bilocali con angolo cottura e 24 bilocali con cucina separata tra i 33 e i 48 metri quadrati a canone mensile massimo di 440 euro; 32 trilocali fino a 79 mq con canone massimo pari a 543 euro; 16 quadrilocali fino a 113 mq con canone massimo mensile di 640 euro; a cui va aggiunta una quota di spese condominiali. I canoni massimi, che prendono a riferimento il valore degli Accordi territoriali, saranno però decurtati dai contributi a fondo perduto del Patto per la Casa regionale calcolati sull’incidenza canone-reddito familiare; i singoli affitti risulteranno quindi personalizzati.