I fenomeni climatici estremi continuano ad avere un impatto pesante sull’agricoltura e, nonostante i continui sforzi volti ad incrementare – in modalità resiliente – le difese da parte degli imprenditori agricoli del territorio, numerose filiere produttive restano periodicamente vittima delle ripercussioni più gravi degli eventi meteorici che incidono pesantemente sulle campagne stagionali e le relative rese. È il caso della campagna bieticola di quest’anno, caratterizzata dall’incidenza di molteplici fattori idro-climatici che ne hanno per lo più condizionato l’andamento.
L’avvio della campagna, a dire il vero, aveva generato inizialmente un cauto ottimismo, ma l’arrivo di una prolungata ondata di calore, nell’estate più calda di sempre (fonte: Copernicus Climate Change Service Unione Europea), unita alle continue e distruttive precipitazioni autunnali nel comprensorio produttivo, hanno pesato inevitabilmente sulle performances, anticipando anche la conclusione della stessa raccolta. E a fronte di questo scenario, non certo roseo, alcune scelte mirate, modulate secondo la necessità contingente da parte della Cooperativa Coprob Italia Zuccheri – realtà produttiva consolidata che da oltre 60 anni unisce ben 7000 aziende agricole , di cui 4000 soci, distribuite in regioni d’Italia con Emilia Romagna, Veneto e Marche su tutte, ma anche Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Umbria e che hanno come riferimento logistico di lavorazione gli stabilimenti di Minerbio (Bo) e Pontelongo (Pd) – hanno comunque contribuito a mitigare parzialmente le ripercussioni sugli standard produttivi abituali anche per questo 2024 con una produzione conclusiva che si attesta a quota 145 mila tonnellate prodotte a fronte delle 155 mila dello scorso anno: un dato che è frutto di una primavera piuttosto limitante in Veneto e solo in parte favorevole nell’area emiliano-romagnola, dove molteplici aree produttive hanno subìto estesi allagamenti a causa dei fenomeni estremi e sul quale hanno inciso pesantemente, dopo le elevatissime temperature estive anche i violenti e distruttivi fenomeni precipitativi e alluvionali dell’autunno che non hanno consentito alla cooperativa di prolungare oltremodo, come da consuetudine, le tempistiche per il conferimento del prodotto in stabilimento.
“E’ stata nei fatti una stagione veramente penalizzata dal maltempo in tutte le sue fasi temporali – ha commentato il presidente di Coprob Italia Zuccheri Luigi Maccaferri – nonostante gli sforzi collettivi della cooperativa per fare il meglio possibile in corso di lavorazione, tenendo conto dello scenario climatico negativo, abbiamo mantenuto il livello produttivo che, ad ogni modo, non può ritenersi soddisfacente. Andiamo comunque da subito incontro alle necessità dei soci, soprattutto quelli che hanno maggiormente subìto i danni più gravi alle loro coltivazioni, con indennizzi e, come ulteriore novità importante, presenteremo, già nei prossimi giorni all’interno delle assemblee itineranti dei nostri soci, la nuova programmazione per la prossima campagna bieticola con novità rilevanti sia in ambito agricolo che commerciale”.
E proprio sulle nuove prospettive della cooperativa interviene il direttore generale di Coprob Moreno Basilico:“ La nostra Cooperativa è improntata ad una costante ricerca di efficienza dei nostri stabilimenti produttivi attraverso un processo di ingegnerizzazione delle fabbriche, con una proporzionale razionalizzazione dei costi di gestione ed infine puntando su una sostanziale svolta energetica all’insegna della sostenibilità: un percorso virtuoso che abbiamo intrapreso convintamente all’insegna dell’ottimizzazione sotto ogni profilo. Fondamentali sono anche le certificazioni che ci consentono di offrire ed ampliare la nostra gamma e la qualità della nostra filiera tutta italiana. Rilevanti sono la certificazione Biologica e la certificazione SQNPI (Sistema Qualità Nazionale di Produzione Integrata) volte a garantire l’impegno della Cooperativa a perseguire metodi di coltivazione e produzione sicuri e sostenibili. Tutte possibilità – conclude il direttore Basilico – molto concrete che andranno a soddisfare il consumatore, l’utilizzatore industriale e professionale ovvero coloro che riconoscono il valore dello zucchero di Italia Zuccheri non come commodities, ma come prodotto di riconosciuta qualità valoriale dell’italianità del nostro zucchero declinato nelle varianti del semolato classico, Nostrano grezzo di barbabietola e Nostrano grezzo biologico e creando una cultura del prodotto sia come ingrediente per i grandi consumatori industriali e professionali sia nel consumatore finale. Oggi le produzioni di zucchero in Italia sono in grado di soddisfare appena un 10% del consumo interno. L’innovazione del grezzo di barbabietola introdotta a partire dal 2017, seguita nel 2019 dalla versione bio, sta però incontrando interesse sui mercati esteri d’oltralpe”.