Domani, mercoledì 20 novembre, ricorrono la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” e il TDoR, Giornata internazionale in ricordo delle vittime di transfobia.
La rete Re.a.dy – Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni, di cui è parte il Comune di Bologna, che opera per il superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha condiviso e diffuso un appello che attraversa e unisce queste due giornate.

In particolare l’appello ricorda “che l’art. 2 della Convenzione sui diritti dell’Infanzia, ratificata dallo Stato Italiano nel 1991, prevede che “gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione…”- L’appello auspica quindi che le “persone adolescenti non debbano più subire bullismo e violenze a causa della loro identità di genere nelle scuole e in ogni ambito della vita sociale”.

Il Comune di Bologna rilancia l’appello della rete ReaDY E e le sue azioni e politiche contro la transfobia.

La vicesindaca Emily Clancy sottolinea la linea di fondo che unisce molti interventi amministrativi: “Ogni forma di esclusione, marginalizzazione, discriminazione di genere, come ogni violenza subita, è unica e personale, ma sono convinta che la radice dalla quale originano violenza contro le donne, violenza transfobica, violenza omolesbofobica sia comune e affondi nel terreno del patriarcato. Dunque ogni volta che immaginiamo, come Amministrazione, le azioni per rendere la città libera dalla violenza e dalle discriminazioni di genere lo facciamo pensando a tutte e tutti.
Si sta diffondendo, purtroppo anche a livello istituzionale, una preoccupante tendenza alla negazione di questa realtà, ma negare il problema, allontanarlo da noi invocando responsabilità ‘estranee’ (tipicamente lo straniero, lo sconosciuto), non ci aiuterà in alcun modo a combattere la violenza di genere”.

Le iniziative per il TDoR – Transgender Day of Remembrance
Mercoledì 20 novembre alle 14.30, la commissione Parità e pari opportunità, su iniziativa della presidente Porpora Marcasciano, è convocata per illustrare report e dati sugli episodi di transobia e le iniziative organizzate a Bologna dalla comunità in occasione del TDoR. La commissione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale del Comune di Bologna:
https://www.youtube.com/ConsiglioComunaleBologna
A seguire, il presidio promosso dalla comunità Trans in piazza Nettuno a partire dalle 18.30.
Ogni anno dal 1999, infatti, in tutto il mondo si celebrano manifestazioni ed eventi tra cui la candel day – fiaccolata in cui vengono elencati i nomi delle vittime dell’ultimo anno, la loro età, il motivo del loro assassinio, la data e il luogo in cui è avvenuto, la modalità e le circostanze.
Come ormai consuetudine, mercoledì 20 novembre al tramonto, la facciata di Palazzo Re Enzo su Piazza Maggiore sarà illuminata con i colori della bandiere trans, per unirci al ricordo e come segno di vicinanza, ma soprattutto come simbolo di impegno da parte dell’Amministrazione per la lotta alla transfobia.

Le principali politiche contro la transfobia del Comune di Bologna

Dal settembre 2023 è attiva la procedura per l’attivazione dell’identità alias per i dipendenti e le dipendenti del Comune di Bologna che consente alle persone che si riconoscono in un’identità di genere diversa da quella anagrafica di richiedere l’utilizzo all’interno dell’Ente un nome diverso da quello anagrafico.

L’Amministrazione ha promosso l’attivazione di una procedura per riconoscere l’identità alias nei servizi di abbonamento di Tper che a tal fine ha predisposto all’inizio dell’estate 2024 un apposito regolamento che prevede il rilascio di abbonamenti per il trasporto pubblico locale per le persone che, sulla base di autodichiarazioni, intendano adottare il proprio genere e nome elettivo in sostituzione del nome anagrafico.

È inoltre prevista la prossima attivazione dell’identità alias delle biblioteche cittadine e del territorio della Città metropolitana.
In tutte le sedi comunali (dove ciò sia stato possibile e compatibile con la normativa vigente) sono presenti servizi igienici senza etichettatura di genere, con accesso non distinto per uomo/donna sia per l’utenza esterna sia per i/le dipendenti.

Il Comune di Bologna sostiene, sia attraverso la co-progettazione coi settori dell’Amministrazione coinvolti e le altre istituzioni interessate, sia attraverso l’erogazione di contributi, nell’ambito del Patto generale di collaborazione con le associazioni e le realtà LGBTQIA+, alcune progettazioni delle associazioni del territorio specificamente rivolte, in via esclusiva oppure no, alla popolazione trans.
Il patto interviene in ambito: culturale, educativo, di supporto alle vittime di discriminazioni e crimini d’odio basati su orientamento sessuale e identità di genere (Centri antidiscriminazione – CAD, formazione rivolta alle forze dell’ordine); sanitario e socio-sanitario e sportivo.