Domani, martedì 19 novembre 2024, alle ore 20.30, il premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi sarà al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia per una Lectio Magistralis dal titolo “Scienza, democrazia, educazione”.

L’incontro, promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, è aperto alle scuole e alla cittadinanza; i posti, disponibili su prenotazione, sono esauriti.

Per consentire la massima accessibilità all’evento è stata predisposta la diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Reggio Emilia, che sarà visibile dal link:

www.youtube.com/ComuneReggioEmiliaOfficial/live.

A conclusione dell’incontro, sarà conferito al professor Parisi il Primo Tricolore, massimo riconoscimento della città di Reggio Emilia.

Oltre a essere uno dei fisici più importanti al mondo, Giorgio Parisi si è sempre contraddistinto per la molteplicità degli interessi e dell’impegno: fra gli altri, le battaglie contro il pericolo nucleare, contro l’antiscientismo, l’attenzione ai mutamenti climatici, l’impegno per una democrazia solidale, l’attenzione tutta particolare alle nuove generazioni e ai temi dell’educazione, in rapporto stretto e originale fra loro. Un rapporto che costituirà non a caso il tema della Lectio Magistralis di Reggio Emilia.

Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica nel 2021, è il sesto fisico italiano a cui è stato conferito questo riconoscimento, “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria”.

Nato a Roma il 4 agosto 1948, fin da bambino manifesta interesse per i numeri. Lettore di divulgazione scientifica e di fantascienza, è attratto dal carattere avventuroso della ricerca. Nel 1970 si laurea in Fisica all’Università di Roma con Nicola Cabibbo con una tesi sul problema del bosone di Higgs.

Dopo la laurea, entra ai Laboratori Nazionali di Frascati con una borsa di studio; in seguito, al CERN di Ginevra e, trascorso un anno alla Columbia University, nel 1981, a 33 anni, diventa professore di Fisica Teorica a Roma, prima nell’Università di Tor Vergata, poi dal 1992 alla Sapienza come docente di Teorie quantistiche, oltre ad essere ricercatore associato all’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

Parisi è uno degli esponenti più brillanti della fisica teorica italiana contemporanea: muovendosi tra la teoria dei campi e la meccanica statistica, si è occupato anche di reti neuronali, spingendosi nel campo dei modelli biologici.

Dal 1988 è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei (di cui è stato presidente e poi vicepresidente fino allo scorso anno), dell’Accademia dei Quaranta e dell’European Academy. Dal 1992 è membro della National Academy of Sciences americana, dal 1993 dell’Académie des Sciences francese, dal 2013 della American Philosophical Society.

Nel 1992 gli è stata conferita la Medaglia Boltzmann (assegnata ogni tre anni dalla International Union of Pure and Applied Physics) per i suoi contributi alla teoria dei sistemi disordinati, la Medaglia Dirac per la fisica teorica nel 1999, e la Medaglia Max Planck nel 2011, dalla Deutsche Physikalische Gesellschaft. Ha ricevuto, tra numerosi altri riconoscimenti, i premi Feltrinelli per la Fisica nel 1987, il premio Enrico Fermi nel 2003, il premio Dannie Heineman nel 2005, il premio Nonino “a un Maestro del nostro tempo” nel 2005, il Nature Award Mentoring in Science nel 2013, il premio per High Energy and Particle Physics dell’ European Physical Society nel 2015, il premio Lars Onsager dell’American Physical Society nel 2016, e nel 2021 ha ricevuto il prestigioso Wolf Prize per la Fisica.