Si trovava all’interno del parco di un comune pedecollinare del reggiano, quando sarebbe stato avvicinato da quattro ragazzi che, dopo averlo derubato della sua sigaretta elettronica, minacciosamente gli avrebbero intimato di consegnargli i soldi posseduti. Per timore di più gravi conseguenze, il giovane impaurito consegnava la somma di 25 euro in contanti ottenuti i quali i quattro ragazzi si dileguavano. Quindi la denuncia ai carabinieri di Albinea che davano avvio alle indagini, nel corso delle quali acquisivano elementi di presunta responsabilità a carico di quattro minori.

Con l’accusa di rapina aggravata in concorso, i militari della stazione di Albinea hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna quattro ragazzi di età compresa fra i 14 anni e i 17 anni, residenti in un comune della provincia di Reggio Emilia.

L’origine dei fatti risale alla fine dell’estate scorsa quando un 17enne, che si trovava all’interno di un parco di un comune del reggiano in compagnia di alcuni suoi amici, veniva avvicinato da 4 ragazzi che riferivano di dovergli parlare. Con fare prepotente chiedevano alla vittima ed agli amici di svuotare le tasche, mentre uno dei quattro raggiungeva la vittima e dopo avergli tastato le tasche si impossessava di una sigaretta elettronica.

Successivamente il ragazzo veniva portato alcuni metri lontano dai suoi amici, dove minacciosamente il quartetto gli intimava di consegnare i soldi, cosa che per paura di ritorsioni faceva, dando loro 25 euro in contanti che custodiva all’interno della cover del suo telefono cellulare. A quel punto i 4 ragazzi si dileguavano, con la sigaretta elettronica ed il denaro asportati alla vittima. Il giorno successivo il minore, accompagnato dai suoi genitori, si presentava presso la stazione dei carabinieri di Albinea per denunciare l’accaduto.

Le indagini dei carabinieri di Albinea, supportate da concordi dichiarazioni testimoniali, consentivano di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti degli odierni indagati, a carico dei quali venivano acquisiti elementi di presunta responsabilità, circostanza per cui venivano denunciati in stato di libertà all’Autorità minorile di Bologna. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.