“Apprendo dalla stampa che oggi il ministro dell’Istruzione Valditara è in visita alla sede di Confindustria Ceramica e con i Dirigenti scolastici del territorio affronterà, tra gli altri, l’argomento della riforma degli istituti tecnici e professionali.

Una riforma che già l’anno scorso le scuole modenesi hanno sonoramente bocciato perché è nettissima la contrarietà ad un modello di scuola che riduce da 5 a 4 anni il ciclo di studi, che introduce l’apprendistato già a partire dal secondo anno (in pratica a 15 anni), e che in sostanza snatura la scuola trasformandola in un luogo di addestramento professionale”.

Così Claudio Riso, segretario Flc Cgil Modena.

“Avremmo apprezzato di più se la visita del ministro fosse stata dedicata ad incontrare il personale di quelle scuole che ogni giorno, anche sul nostro territorio, si impegnano – senza mezzi e con scarse risorse – a contrastare abbandono e dispersione scolastica da parte degli studenti più difficili.

Avremmo apprezzato la visita del ministro se fosse venuto a dirci che l’anno prossimo avremo più personale docente e Ata nelle nostre scuole, ma sappiamo che stiamo parlando dello stesso ministro che in Consiglio dei Ministri ha votato una legge Finanziaria che taglierà oltre 8.000 posti per l’anno prossimo.

Avremmo apprezzato di più una visita in una delle tante scuole sovraffollate, che da qui a poche settimane rifiuteranno, per mancanza di posto e di spazi, l’iscrizione al primo anno di studenti che escono dalla secondaria di primo grado. E’ successo gli anni scorsi e succederà ancora.

Avremmo apprezzato questa visita se il ministro fosse venuto a portarci notizie in merito ad almeno uno dei tanti argomenti sui quali ancora aspettiamo risposte: a partire dagli stipendi da fame che non aumentano e dal precariato dilagante”.

“E inveceprosegue il segretario Flc Cgil Modenasarà l’ennesima passerella autoreferenziale nella quale il ministro verrà a propagandare un prodotto che le scuole modenesi hanno già bollato come scadente e scaduto.

Un’occasione persa, ma le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno capito da tempo che da questo ministro e da questo Governo la scuola non ha nulla di buono da aspettarsi.

Ci teniamo infine a far sapere al ministro che anche a Modena monta l’indignazione per la sospensione del docente Christian Raimo per aver manifestato critiche al ministro. Un atto che non esitiamo a definire censura e intimidazione. Solidarietà al professor Raimo!” conclude Claudio Riso.