Seta teme lo sciopero e apre a Cisl, Uil e Ugl: “Ok a contratti migliori, fermiamo la fuga degli autisti”“Dignità 1, sfruttamento 0. Dopo un anno di denunce, dopo aver dato voce agli autisti che non ce la fanno più, dopo aver aperto la strada per lo sciopero, Seta finalmente ha capito di dover cambiare passo: questa mattina l’azienda ha comunicato l’avvio di un percorso per arrivare ad un contratto unico e migliorativo per tutti i suoi autisti, eliminando le differenze che colpiscono stipendio e vita di chi è stato assunto dopo il 2012. E’ un primo e straordinario risultato ottenuto da Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Autoferro”.

Così i leader sindacali Gaetano Capozza (Fit Cisl Reggio), Carmine Bovienzo (Uil Trasporti Reggio Emilia) e Roberto Giampietri (Ugl Autoferro Reggio) commentano la breaking news scaturita dal vertice con le risorse umane dell’azienda. Azienda incalzata dalle richieste dei Comuni soci per arrivare ad un miglioramento delle condizioni di lavoro. Un input sposato dal Consiglio d’Amministrazione.

SETA PREOCCUPATA, ORA INVESTA. RESTA APERTO LO STATO DI AGITAZIONE

Superare il duplice contratto che precarizza la vita ai nuovi assunti era la prima delle nostre richieste, insieme ad altri 14 punti chiari e semplici trasmessi all’azienda. Chiediamo che gli assunti post 2012 usufruiscano, al minimo, dello stesso contratto degli autisti senior, più equo e migliore dal punto di vista normativo. Il risultato di oggi dimostra l’importanza di fare sindacato con la schiena diritta, smettendo di accontentarsi delle briciole – spiegano i tre sindacalisti –. Quello che abbiamo chiesto è quello che pretendono i Comuni soci. Ringraziamo i sindaci di Modena e di Reggio per questa convergenza di obiettivi e per il loro pressing. Ci vedremo con Seta il 5 novembre prossimo, senza fare passi indietro: lo stato di agitazione resta aperto, Seta non vuole lo sciopero ma ora investire per dare gambe alle sue promesse e deve spiegare dove sono finiti i soldi risparmiati in carburanti, manutenzioni e personale”.

 

IL DRAMMA DI UN GIOVANE ASSUNTO

Sono 115 gli autisti di Seta a Reggio Emilia assunti dopo il 2012, a fronte di 70 colleghi più anziani che godono di piene tutele e un miglior trattamento che si traduce in una busta paga più pesante. I 45 autisti che in due anni hanno lasciato Seta Reggio erano quasi tutti assunti dopo il 2012. Hanno detto basta a regole di ingaggio impossibili.
Rispetto ai loro colleghi più tutelati, gli assunti dopo il 2012 hanno 18 giorni di riposo in meno ogni anno (in dieci anni sono quasi 12 mesi regalati all’azienda) e sono loro a dover affrontare i turni peggiori, a cominciare dai maledetti spezzati da 13-14 ore svolti anche tre giorni alla settimana. Sono questi ragazzi quelli che non prendono un centesimo di indennità per la guida dei super mezzi snodati e non hanno diritto ad una pianificazione in anticipo dei turni. Significa che questi autisti scoprono alla sera, intorno alle ore 21, dove e quando lavoreranno il giorno successivo.

 

MANCANO 30 AUTISTI A REGGIO

Tutto questo si traduce in un gioco al massacro, nella richiesta di sacrifici che colpiscono chi lavora e le famiglie. Del resto, è proprio la differenza contrattuale l’elemento che ha spinto Seta a tartassare: un autista senior percepisce 1.600 euro al mese, un assunto post 2012 si ferma a 1.300 euro al mese. Uno stipendio insufficiente per affrontare il costo della vita. “L’azienda, per risparmiare, prima di scomodare un autista tutelato spreme fino al midollo i più giovani. Una strategia suicida che ha prodotto la grande fuga da Seta. Risultato: nonostante la cancellazione delle corse, oggi a Reggio Emilia mancano 30 autisti, necessari per organizzare i turni in modo decente”.

 

LE ALTRE RICHIESTE DI CISL, UIL E UGL

Nel pacchetto economico proposto da Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Autoferro figurano, non a caso, l’aumento dell’indennità di turno, l’introduzione di una indennità di presenza per ogni giornata effettiva di lavoro, un’equa ripartizione dei carichi di lavoro tra tutto il personale, l’attivazione di una diaria per chi svolge turni disagiati.