Durante una manovra di parcheggio, le hanno aperto lo sportello ed asportato la borsa che aveva poggiato sul cruscotto. I due presunti ladri, un 19enne ed un 20enne, dopo il furto sono fuggiti a bordo di una autovettura. Le indagini svolte dai carabinieri di Quattro Castella hanno permesso di risalire ai due presunti autori.

La mattina del 23 agosto scorso, la vittima si presentava presso la stazione dei carabinieri di Quattro Castella per denunciare il furto della propria borsa. Nel dettaglio, la vittima raccontava ai militari che mentre parcheggiava la propria autovettura un giovane gli apriva la portiera lato passeggero, e si impossessava della sua borsetta custodita sul cruscotto, poi rapidamente si allontanava a bordo di una utilitaria di colore bianco. La borsa della donna conteneva denaro contante, documenti, telefono cellulare e vari effetti personali. La vittima avendo installato una app di localizzazione sul proprio cellulare riusciva a rinvenirlo, poco dopo, insieme alla borsetta, nella frazione di Montecavolo di Quattro Castella. Dalla borsa rinvenuta risultava mancante il denaro contante.

Formalizzata la denuncia, i militari davano avvio alle indagini acquisendo i fotogrammi del varco stradale di Roncolo di Quattro Castella, distante poche decine di metri dal luogo del furto. Dall’analisi dei vari transiti, l’attenzione investigativa si concentrava sul transito dell’autovettura descritta ai militari in sede di denuncia. Si appurava che la direzione di marcia del veicolo era pienamente compatibile con il luogo in cui era stata abbandonata la borsetta rubata. Venivano avviati gli accertamenti sulla vettura, che risultava essere intestata ad una 70enne. La donna, ascoltata dai carabinieri al fine di comprendere chi avesse nella disponibilità il veicolo la sera del 22 agosto scorso, riferiva che la sua autovettura era in uso ad un suo parente. A seguito di successivi accertamenti, il 20enne risultava essere stato fermato spesso dalle forze dell’ordine alla guida del veicolo ed in compagnia di un 19enne. Identificati i due giovani su cui convergevano le indagini, i carabinieri approntavano un fascicolo fotografico ponendolo in visione alla vittima, che dava riscontri positivi in ordine all’identificazione dei presunti ladri.

Alla luce dei fatti, i militari acquisivano elementi di presunta responsabilità nei confronti dei due giovani, motivo per cui venivano denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di furto in concorso. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.