I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Bologna, unitamente a personale del Comando Provinciale Carabinieri, nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto delle forme di lavoro irregolare e dello sfruttamento lavorativo, hanno effettuato ispezioni presso pubblici esercizi ed aziende agricole della provincia di Bologna, finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento lavorativo, nonché a verificare il rispetto delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e dei lavoratori.
Le ispezioni sono state effettuate nella provincia di Bologna e hanno riguardato principalmente attività di bar – ristoranti e aziende agricole interessate alla coltivazione e raccolta di prodotti ortofrutticoli. Le verifiche hanno consentito di individuare in entrambi i settori controllati – ristorazione e agricolo – lavoratori in “nero”, ovvero impiegati nelle attività senza alcun contratto di lavoro e lavoratori privi delle previste idoneità sanitarie e privi di attestati di formazione in relazione ai rischi presenti sui rispettivi luoghi ed ambiti di lavoro.
In particolare:
Controllo di bar e ristoranti operanti in Bologna e Provincia: 1 lavoratore “in nero” e gravi violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro.
I Carabinieri del NIL di Bologna, unitamente a personale del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito accesso ispettivo in Bologna presso un ristorante, ove veniva accertata la presenza di 1 lavoratore di nazionalità extra UE “in nero”, adibito al lavoro senza contratto di lavoro, privo di valido permesso di soggiorno finalizzato allo svolgimento di attività lavorativa e senza la preventiva formazione in materia di sicurezza e dei rischi presenti sul luogo. In relazione al lavoratore in “nero” è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale ed irrogata “maxi sanzione” per lavoro nero. Inoltre il titolare dell’attività di ristorazione, per le violazioni in materia di salute e sicurezza e per l’impiego di lavoratore straniero, privo di valido permesso di soggiorno, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Medesime violazioni in materia di sicurezza sono state accertate, a seguito di ispezione, con deferimento all’A.G. dei rispettivi titolari delle attività imprenditoriali, presso un bar ubicato nel centro città in Bologna e presso un ristorante ubicato in Imola (BO), ove nel primo caso veniva accertata, in relazione ai lavoratori impiegati la mancanza di formazione obbligatoria in materia di sicurezza e rischi, e nel secondo caso, oltre che la mancanza di formazione, anche la mancanza di idoneità sanitaria dei lavoratori presenti.
Elevate complessivamente sanzioni amministrative e ammende per oltre 36.000 euro.
In provincia di Bologna ispezioni presso aziende agricole dell’Imolese, finalizzate al contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento lavorativo
I Carabinieri del NIL di Bologna e del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno svolto ispezioni nel settore agricolo presso aziende operanti nelle campagne del territorio Imolese, rilevando presso 3 aziende agricole ispezionate la presenza di lavoratori privi di attestati di formazione e privi di certificazione di idoneità sanitaria, così come previsto dalle norme del T.U. – D.Lgs. 81/2008 in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Per tali violazioni i rispettivi titolari sono stati deferiti all’ Autorità Giudiziaria.
Inoltre sempre nell’ambito dei predetti controlli, presso una delle tre attività ispezionate, veniva rilevato l’impiego irregolare di una lavoratrice di nazionalità extra UE, irregolare sul territorio nazionale poiché priva di valido permesso di soggiorno ed impiegata in “nero”, al lavoro di raccolta di ortaggi, senza alcun contratto di lavoro, senza idoneità sanitaria e senza alcuna formazione. Per tale circostanza nei confronti del titolare dell’azienda sottoposta a verifica è stato adottato provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ed irrogata “maxi sanzione per lavoro nero”. Lo stesso titolare è stato deferito all’A.G. per le violazioni in materia prevenzionistica e per la violazione della normativa riguardante l’impiego di manodopera straniera irregolare.
Elevate complessivamente sanzioni amministrative e ammende per oltre 44.000 euro.