Fino a domenica 13 ottobre, cinque giovani provenienti da varie città argentine e discendenti da famiglie di origine a italiana, saranno ospiti nella nostra provincia, nell’ambito del progetto “Emilia mia! Tornare alla terra del cuore”. A Guastalla arriveranno mercoledì 9 ottobre.

Il progetto, messo a punto da Filef Reggio Emilia, si collega al filone del turismo delle radici. Infatti, tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900, dall’Emilia-Romagna e soprattutto dalla Bassa reggiana partirono numerosi emigranti alla volta dell’Argentina, ove esistono tuttora associazioni che mantengono la memoria di quella emigrazione e i rapporti con l’Italia.

Insieme alle associazioni italo-argentine e con il sostegno della Consulta regionale degli emiliano-romagnoli nel mondo, Filef Reggio Emilia ha organizzato un percorso di conoscenza della realtà reggiana, al quale collaborano il Museo Cervi e diversi Comuni, fra cui Guastalla. Il soggiorno dei giovani ospiti – che è stato preceduto da una fase preparatoria in Argentina, con lezioni di storia, geografia, lingua italiana – prevede visite, incontri, approfondimenti sui luoghi del territorio, sulle eccellenze culturali e naturalistiche, sulle tipicità gastronomiche, dal gnocco fritto ai tortelli, dal parmigiano-reggiano, all’aceto balsamico, alla cipolla borettana.

Il Sindaco Paolo Dallasta riceverà i giovani argentini mercoledì 9 ottobre alle ore 10 nella Sala del Consiglio Comunale dove ci saranno anche sindaci e rappresentanti dell’Unione dei Comuni. Dopodiché, guidati dall’assessore alla cultura Fiorello Tagliavini, faranno una visita alle bellezze storico-artistiche della città, fra cui Palazzo Ducale, Teatro Comunale “Ruggero Ruggeri”, le principali Chiese… Seguirà una visita nell’area golenale e sulle rive del fiume Po poi il pranzo conviviale in un ristorante guastallese.

Al termine della “full immersion” in terra reggiana, prima di ripartire per l’Argentina, i giovani dovranno elaborare un dépliant turistico del territorio visitato, da presentare al gruppo Turismo delle Radici, alla Provincia e ai Comuni coinvolti. Dopo il rientro dal viaggio in Italia, ognuno dovrà elaborare un progetto di diffusione delle conoscenze apprese e delle attività realizzate.