Da lunedì 7 ottobre partiranno degli interventi di finitura al cavalcavia sull’autostrada A1 della nuova tangenziale di San Cesario, inaugurata lo scorso 14 settembre, che riguarderanno le spalle e i marciapiedi del ponte.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento, già previsto nel cronoprogramma dei lavori e che fa parte delle opere di finitura da realizzare una volta aperta al transito la tangenziale, verrà temporaneamente istituito un senso unico alternato sul ponte a partire da lunedì 7 ottobre, per due settimane nella fascia oraria compresa dalle ore 8,00 alle ore 17,00, dal lunedì al venerdì, mentre nei fine settimana non ci saranno limitazioni di transito.

I tecnici della Provincia sottolineano che «le lavorazioni erano previste e fanno parte delle cosiddette finiture, che possono essere realizzate col transito aperto così da non compromettere la fruibilità dell’infrastruttura. L’obiettivo era quello di inaugurare l’opera prima dell’inizio delle scuole ed è stato pienamente rispettato. Inoltre – ricordano i tecnici – in queste prime settimane di entrata in esercizio della tangenziale, registriamo una significativa ridistribuzione del flusso veicolare nel reticolo viario di San Cesario e Castelfranco, alleggerito dal traffico pesante che ora utilizza proprio la nuova viabilità, a favore di un alleggerimento dei centri urbani e di una transitabilità più agevole».

La nuova tangenziale si sviluppa per oltre tre chilometri in territorio pianeggiante nel margine est dell’abitato di San Cesario sul Panaro e prevede la realizzazione di un asse principale e di tre intersezioni a rotatoria situate in corrispondenza dei punti iniziale e finale del tracciato e del punto di intersezione con la viabilità preesistente, oltre ad un cavalcavia di 52 metri sull’autostrada A1.

Oltre a queste opere, sono state realizzate numerose opere idrauliche, come i fossi e le vasche di laminazione, così come dune in terra e barriere antirumore per la mitigazione acustica.

L’opera è stata affidata al Consorzio stabile modenese (Csm), ed è realizzata dalle ditte esecutrici Frantoio fondovalle di Marano sul Panaro e Baraldini Quirino Spa di Mirandola.