È di quasi 50 mila euro (precisamente 49.887 e 7 centesimi) il “premio” che il ministero dell’Interno ha riconosciuto quest’anno al Comune di Modena per le segnalazioni qualificate trasmesse nell’ambito della collaborazione con l’Agenzia delle entrate e riscossioni nell’attività di contrasto all’evasione fiscale per l’anno 2023. A livello provinciale la cifra complessiva è di quasi 160 mila euro ripartiti tra 14 Comuni tra i quali Carpi, con oltre 33 mila euro, Soliera (16 mila), Formigine (14 mila) e Bomporto (11 mila).

Negli ultimi dieci anni il Comune di Modena ha recuperato quasi tre milioni di euro grazie alla partecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo che l’assessore al Bilancio Vittorio Molinari considera frutto “di un impegno serio e costante degli uffici nel contrastare l’evasione fiscale, per ragioni di equità e con lo scopo di contenere il più possibile il carico e la pressione tributaria sui cittadini modenesi che, inoltre, nel loro ruolo di contribuenti, vengono affiancati negli adempimenti consentendo così di regolarizzare spontaneamente eventuali violazioni con l’istituto del ravvedimento operoso. Ma è importante anche l’attività di prevenzione di situazioni di concorrenza sleale tra i soggetti economici. Aumenteremo l’impegno nella lotta all’evasione – annuncia Molinari – assumendo indirizzi di indagine più diretti alle categorie cosiddette a maggiore rischio, con un’attenzione anche alle sempre possibili infiltrazioni nel territorio da parte della criminalità organizzata”.

L’attività coinvolge in particolare l’ufficio Tributi del Comune e il Nucleo antievasione tributi della Polizia locale, ed è basato soprattutto su di un’attività qualificata di ricerca e incrocio dei dati disponibili permettendo di individuare situazioni potenziali di evasione fiscale e contributiva su cui interviene l’Agenzia delle Entrate, alla quale compete la successiva gestione del procedimento tributario, dall’emissione dell’accertamento alla gestione dei reclami e contenziosi fino all’effettiva riscossione delle somme accertate.
I Comuni che a livello nazionale hanno effettuato segnalazioni qualificate all’Agenzia delle entrate sono stati in tutto 297 e la cifra complessiva distribuita agli enti locali è di poco superiore ai tre milioni di euro. Dal 2022 ai Comuni viene assegnato solo il 50 per cento della somma recuperata dal fisco in base alle loro segnalazioni qualificate.
Il Comune di Modena, inoltre, come previsto dal nuovo regolamento, dal prossimo anno destinerà l’1 per cento degli incassi (del 5 per cento previsti per attrezzature e incentivi ai lavoratori) una specifica attività di formazione dei dipendenti su questi temi.

I CONTROLLI INCROCIATI

Nel corso degli anni, le segnalazioni all’Agenzia delle entrate si sono fatte man mano più mirate e la collaborazione con i servizi comunali ha permesso di garantire continuità nei controlli incrociati sui diversi ambiti.

L’ambito d’intervento dei Tributi riguarda prevalentemente urbanistica e territorio, la disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva e proprietà edilizia e patrimonio immobiliare, con particolare riguardo alle plusvalenze realizzate e non dichiarate per la vendita di aree o di fabbricati e terreni, che in realtà sono aree fabbricabili e per beni conferiti ai soci d’impresa con l’effetto evasivo di sottrarli alla tassazione dei redditi: ambiti per i quali oggi, a causa del mutamento della disciplina normativa erariale, le segnalazioni vengono effettuate previo confronto sui singoli casi con l’Agenzia stessa.

I controlli della Polizia locale, con il Nucleo antievasione tributi, invece, si concentrano in particolare sulle verifiche rispetto alla veridicità delle iscrizioni all’Aire (il registro degli italiani residenti all’estero), sugli appartamenti affittati in nero o con subaffitti irregolari, attività ricettive irregolari (in particolare affittacamere e Bed & Breakfast), sul lavoro nero, sui beni che possono indicare capacità contributiva di soggetti sconosciuti al fisco, reddito di cittadinanza con segnalazioni all’Inps, sulle associazioni che svolgono attività di raccolta fondi irregolari.

Il nucleo della Polizia locale, inoltre, effettua controlli anche sul recupero delle imposte comunali: mediante accertamenti per la verifica della regolarità di impianti e affissioni pubblicitarie, sulla pubblicità dei veicoli, sui passi carrai, sull’imposta di soggiorno, su Tari e Imu.