La Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha celebrato la ricorrenza di San Matteo, apostolo ed evangelista, patrono delle Fiamme Gialle, presso la Basilica della Beata Vergine della Ghiara, presieduta da Mons. Giacomo Morandi, Vescovo della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, alla presenza del Prefetto, del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e dei rappresentanti del Comune e della Provincia di Reggio Emilia.

La funzione religiosa ha visto la partecipazione, accanto al Comandante Provinciale, Col. t.ST Filippo Ivan Bixio, dei Comandanti di Reparto e degli Ufficiali dipendenti nonché una rappresentanza di Finanzieri in servizio con i familiari, oltre a personale appartenente alla locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia in congedo (A.N.F.I.).

Durante l’omelia, il Vescovo, soffermandosi sulla chiamata di Gesù a Matteo e sul conseguente cambiamento radicale di vita, ha rivolto un sentito pensiero alle donne e agli uomini della Guardia di Finanza per la delicata missione loro affidata, prioritariamente rivolta alla tutela della legalità economico-finanziaria del Paese, sottolineando le difficoltà quotidianamente affrontate con grande spirito di servizio, improntato alla trasparenza ed al rispetto dei doveri etico-morali.

Il Colonnello Filippo Ivan Bixio ha quindi espresso parole di vivo ringraziamento al Vescovo per la disponibilità a celebrare la particolare ricorrenza e, riprendendo alcune riflessioni dell’omelia, ha ricordato come anche per i finanzieri vi sia dall’atto dell’arruolamento un cambiamento radicale di vita, che li vedrà lasciare le proprie case giovanissimi, per servire quotidianamente la collettività, a tutela di valori fondanti della Costituzione e garantendo sicurezza economico – finanziaria.

Il Comandante Provinciale, ha quindi indirizzato parole di apprezzamento per il servizio svolto, silenzioso, con abnegazione e generosità, dai Reparti del Corpo in territorio reggiano, ringraziando tutte le altre Istituzioni della Provincia per il sostegno assicurato in ogni circostanza all’operato della Guardia di Finanza.

La figura di Matteo, detto anche Levi, viene descritta nei vangeli di Matteo, Marco e Luca, quale pubblico esattore delle imposte. Anche in relazione a questa sua precedente funzione, il 10 aprile 1934 Papa Pio XI lo dichiarò celeste patrono della Guardia di Finanza.