Una rigenerazione urbana che operi su porzioni di città, con interventi in grado di ottimizzare l’assetto urbanistico e funzionale dei tessuti urbani, agendo sulla mobilità, potenziando il verde, aumentando i servizi, fornendo una risposta abitativa alla popolazione più fragile, sempre con attenzione alla qualità architettonica. Una rigenerazione che vada a incidere sulla qualità della vita, sul benessere, sull’inclusione sociale, sull’equità, sulla necessità di far fronte a cambiamenti radicali – demografici o ambientali – del territorio, rendendo la città più inclusiva, resiliente, accogliente, attraente, sicura e sostenibile: insomma, un buon posto in cui vivere.

Sulla base di queste motivazioni, prendendo atto dell’istruttoria negativa alle 19 manifestazioni d’interesse presentate dai soggetti privati in risposta all’Avviso di prima attuazione del Pug, l’Amministrazione comunale ha scelto di esprimere una valutazione negativa in merito alla possibilità di accedere alla fase successiva di presentazione degli Accordi Operativi. Contestualmente il Comune ha deciso di avviare un percorso partecipato su più livelli, rivolto sia ai cittadini sia ai professionisti del settore, che porti alla definizione di un nuovo Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni d’interesse rivolte a interpretare gli esiti del percorso partecipato.
“Il voto quasi unanime di ieri rappresenta una pagina inedita per la storia recente del Consiglio comunale”, spiega il sindaco Massimo Mezzetti. “Siamo impegnati per una consiliatura che si basi sul confronto, anche serrato ma sempre rispettoso e aperto al dialogo tra le forze di maggioranza e minoranza; ancor più rispetto alle scelte fondamentali nell’interesse comune a rispondere alle sfide per il futuro di Modena. Questo voto alle due delibere è una premessa preziosa perché il percorso verso il nuovo Avviso pubblico conduca a risultati di vera rigenerazione urbana per la trasformazione di diverse aree della città, nella direzione di una forte interconnessione tra sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale”.
L’Amministrazione, in linea con gli Indirizzi di governo e, in particolare, con il ‘Patto con la città e per la città’ per la Modena del 2030, intende, quindi, avviare un confronto con la cittadinanza attraverso un percorso partecipato ampio e strutturato, con l’obiettivo di raccogliere idee e contributi per migliorare la qualità delle aree urbane e per risolvere le criticità che saranno evidenziate dal percorso di confronto con i cittadini. Al termine di questo iter verrà attivato il nuovo Avviso pubblico. L’Amministrazione lancia quindi una vera e propria sfida al mondo delle imprese e delle professioni, perché siano interpreti, a fianco del Comune, dei processi rigenerativi urbani.
Parallelamente al percorso che coinvolgerà i cittadini verrà avviato un iter di accompagnamento dedicato ai soggetti economici interessati a promuovere ambiti di rigenerazione urbana. Gli uffici si rendono disponibili a dare riscontro ai soggetti che hanno manifestato interesse nell’avviso concluso, rispetto alle criticità rilevate. Sarà così eventualmente possibile individuare rinnovate soluzioni progettuali che consentano di partecipare alla nuova edizione dell’avviso pubblico.

IL CONSIGLIO APPROVA LE DUE DELIBERE

Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 23 settembre, ha approvato le due delibere, illustrate dagli assessori all’Urbanistica, Carla Ferrari, e alla Partecipazione, Vittorio Ferraresi, che esprimono parere negativo sulle manifestazioni d’interesse presentate per l’Avviso di prima attuazione del Pug e che danno avvio a un percorso partecipativo propedeutico alla pubblicazione di un nuovo Avviso.

In particolare, la prima delibera, sulla base dell’istruttoria effettuata, dà valutazione negativa alle 19 proposte preliminari, in quanto non pienamente coerenti con la strategia delineata dal Piano urbanistico generale di Modena e non in grado, “allo stato progettuale pervenuto, di incidere positivamente verso una prospettiva di reale rigenerazione della città che il Pug indica come alternativa al modello espansivo”. È stata approvata con il voto a favore di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, Spazio democratico, Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia, Lega Modena, Modena in ascolto e Modena per Modena e quello contrario di Modena Civica; astensione per Forza Italia.

La seconda delibera, che chiede l’avvio di un iter propedeutico alla formazione di un nuovo Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni d’interesse per rigenerare la città nel quale sia previsto anche un percorso partecipato, ha ricevuto il voto a favore di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, Spazio democratico, Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia, Lega Modena e Modena in ascolto e quello contrario di Modena Civica; astenuto il consigliere del Pd Fabio Poggi. Al nuovo avviso sarà possibile presentare proposte, rinnovate, anche relative agli interventi non accolti con l’Avviso precedente. A tal fine, gli uffici comunali promuoveranno iniziative rivolte ai proponenti delle manifestazioni di interesse dell’Avviso chiuso per fornire loro riscontro sui contenuti della relazione istruttoria che sarà utile a individuare rinnovate soluzioni progettuali.

Il Consiglio ha approvato, inoltre, una mozione di accompagnamento alla seconda delibera, presentata dal Partito democratico, che definisce alcune linee di indirizzo collegate al provvedimento. In particolare, il documento chiede di stabilire, al termine del percorso partecipato, diverse finestre temporali per la presentazione delle manifestazioni di interesse del nuovo Avviso (i contenuti del quale da definire attraverso il percorso consiliare), prevedendo supporto e accompagnamento per tutti i partecipanti così come per i proponenti del precedente Avviso. Nello specifico, per quest’ultimi, si chiede di intraprendere un percorso per individuare criticità e mancanze rispetto ai progetti presentati, in modo da accompagnarli, eventualmente, a una nuova presentazione dei progetti già a partire dalla prima finestra del nuovo avviso (da prevedere non oltre i tre mesi dalla pubblicazione). Illustrato dal consigliere Diego Lenzini, il documento ha ricevuto il voto a favore anche di Avs, Spazio democratico e Movimento 5 stelle e quello contrario di Fratelli d’Italia, Lega Modena, Modena in ascolto e Modena Civica.

“L’istruttoria – sottolinea l’assessora Ferrari – ha evidenziato che l’insieme delle proposte, sia per estensione delle aree interessate che per la natura degli interventi, non risponde pienamente all’interesse pubblico per la città, partendo dal presupposto che la rigenerazione debba assumere un significato più ampio rispetto a quello della semplice trasformazione fisica dei luoghi”.

Le manifestazioni d’interesse non sono state giudicate pienamente coerenti con la strategia del Pug e, nel complesso, non hanno ottenuto una valutazione sufficientemente positiva tale da consentire di ammetterle alla successiva fase di presentazione di Accordi operativi. A titolo di esempio, è risultata in contrasto con le strategie del Pug la concentrazione di molte proposte di strutture commerciali localizzate sull’asse storico della via Emilia.

Le 19 manifestazioni d’interesse (la ventesima non è stata ammessa alla fase istruttoria in quanto non pertinente) sono, infatti, state valutate dagli uffici in base alla coerenza con le strategie del Pug e rispetto ai vincoli sovraordinati e comunali analizzandone anche fattibilità economico-finanziaria e beneficio pubblico. Diffusamente collocate all’interno del territorio urbanizzato, le 19 proposte interessano aree non particolarmente estese e propongono tre tipologie funzionali: sei prevalentemente residenziali, due turistico-ricettive integrate a terziario, 11 commerciali.

IL COMUNE PROPONE “SEI LA MIA CITTÀ”

Il Comune di Modena avvia “Sei la mia città. Rigeneriamo Modena”, il percorso partecipato volto a raccogliere idee e contributi per la rigenerazione della città pubblica, migliorando la qualità delle aree urbane e risolvendo le criticità che saranno evidenziate durante il processo.

“Attraverso il confronto con coloro che vivono la città nel quotidiano – sottolinea l’assessore alla Partecipazione Vittorio Ferraresi – vogliamo cogliere le criticità da risolvere, sapere quali sono i luoghi della città e le situazioni in cui è maggiormente sentita la necessità di intervento e intendiamo raccogliere i contributi che consentiranno di orientare gli interventi di rigenerazione urbana da promuovere. Si tratta di un percorso di vera partecipazione – aggiunge – che sarà portata avanti in parallelo di persona, attraverso incontri pubblici e laboratori, e online, tramite l’utilizzo di una piattaforma dedicata”.

Il percorso coinvolgerà i Consigli di Quartiere, i cittadini, le associazioni, i comitati, i tecnici e le categorie professionali: si parte lunedì 14, martedì 15 e mercoledì 16 ottobre con un primo ciclo di incontri di presentazione del percorso nei quattro Quartieri.

Dopo gli incontri pubblici sarà attivata una piattaforma online, accessibile dal sito del Comune e aperta per tutto il tempo in cui si svolgeranno i laboratori, con l’obiettivo di raccogliere le proposte dei cittadini. Sulla pagina web istituzionale dedicata sarà possibile consultare materiali utili: un video degli incontri di presentazione per consentire a chiunque fosse interessato di conoscere i dettagli del percorso partecipato e la modalità di partecipazione, oltre a esempi europei di rigenerazione dei tessuti urbani, nei quali gli spazi sono organizzati e pensati con attenzione ai cambiamenti, a partire da quelli climatici. I cittadini interessati potranno accedere, elaborare e depositare le proposte tramite Spid o Cie: potranno dare il loro contributo in autonomia oppure partecipare a laboratori di progettazione collettiva avvalendosi del supporto dei tecnici del settore Urbanistica del Comune.

Le proposte da sviluppare per indirizzare i processi di rigenerazione urbana, in particolare, dovranno riguardare le aree urbane dismesse e abbandonate, ma anche quelle porzioni di città che, nel tempo, hanno presentato problematiche di invecchiamento del patrimonio edilizio, di carenza di dotazioni di servizio, di problematiche relative alle infrastrutture per la mobilità o che hanno evidenziato situazioni di disagio sociale e insicurezza.

“Con la rigenerazione urbana – evidenzia l’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari – si dovrà operare con un progetto di spazio urbano capace di reggere le sfide climatiche, ma anche di offrire luoghi in cui sia gradevole e sicuro vivere, lavorare, passeggiare, giocare grazie a una particolare attenzione per la qualità architettonica, creando le necessarie condizioni di benessere”.

Parallelamente al percorso partecipato sarà portato avanti un percorso di accompagnamento dedicato ai soggetti economici intenzionati a promuovere ambiti di rigenerazione urbana, rivolto anche a coloro che avevano già presentato manifestazioni d’interesse con l’Avviso chiuso.

Al termine della fase di presentazione dei contributi saranno svolti incontri pubblici di riepilogo delle proposte emerse e verrà pubblicato, entro fine anno, un nuovo Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse: i soggetti che presenteranno proposte, oltre al proprio intervento privato, dovranno prevedere anche la progettazione di una parte pubblica attingendo dagli esiti del percorso partecipato e sviluppando i contributi, le idee, le suggestioni e i modelli di riferimento emersi, attivando anche un confronto con i professionisti o gli ordini professionali.

Il percorso partecipato si concluderà con un momento di restituzione nel quale verranno presentati i contenuti delle manifestazioni d’interesse, illustrando le modalità con cui avranno recepito i contributi raccolti attraverso il percorso partecipato.