I tre giorni di FestivalFilosofia sono per un amministratore (ma non solo) anche l’occasione di rallentare la frenesia della nostra vita e di concederci più tempo per pensare a noi stessi e al futuro.
Con queste parole l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari ha salutato il numerosissimo pubblico che oltre ad aver riempito in ogni posto disponibile il Teatro Carani, prendeva posto anche nella vicinissima Piazza Garibaldi per l’incontro serale del venerdì.
Sul palcoscenico il maestro Giovanni Allevi ha voluto regalare al Festival nella formula del racconto/monologo che a tratti a preso la forma di un dialogo con il pubblico, la sua storia più recente.
Una vita di successo che si interrompe di fronte ad una diagnosi tremenda e che inizia un viaggio in un pianeta diverso fatto di esperienze, incontri, consapevolezze tutte nuove e capaci di trasformare la persona.
Allevi da solo in mezzo al palco senza il suo pianoforte è sembrato inizialmente più fragile del solito ma con il passare del tempo, quella fragilità che nel suo caso e “grazia” assieme all forza della sua testimonianza, sono divenute una musica nuova, una composizione capace di arrivare a tutti i presenti in sala e immagino a coloro seguissero in streaming.
L’anima o la psiche, tema trainante di questa edizione del FestivalFilosofia, può mostrarsi in tutta la sua forza e dare un senso a momenti durissimi nella vita di una persona. Riconnettersi con gli altri e con la natura sono per il compositore tappe imprescindibili per questo viaggio di rinascita, anche da momenti di malattia e di paura.
Niente male per una Sassuolo che qualche ora prima si era fatta decisamente incantare dalla capacità oratoria del Prof. Massimo Recalcati con la sua lezione dedicata alla scoperta dell’inconscio.
Il FestivalFilosofia è partito alla grande in città e si prepara per altri preziosi momenti di parola e pensiero.
Claudio Corrado