Sono stati 28 i primi cittadini che hanno partecipato, ieri sera, alla tradizionale cena dei sindaci ospitata all’interno della Sagra del Tortellino di Castelfranco Emilia. Tra loro erano presenti anche Giorgio Cortellesi, sindaco di Amatrice, e Manuele Tiberii, primo cittadino di Colledara, in provincia di Teramo. Ha preso parte all’evento anche il Prefetto di Modena, la dottoressa Fabrizia Triolo, e Maria Costi in rappresentanza della Provincia.

Per l’occasione Giovanni Gargano e Giorgio Cortellesi hanno formalizzato il Patto d’Amicizia tra le due città di cui sono sindaci, rispettivamente Castelfranco Emilia e Amatrice. Il documento rappresenta il coronamento di un percorso fatto di solidarietà che va avanti dal 2016, anno in cui il comune in provincia di Rieti è stato colpito da diverse – e forti – scosse di terremoto, che hanno raso al suolo abitazioni e strutture della zona.

Tra le azioni di sostegno spicca, ad esempio, quella nel 2017, quando le associazioni della Consulta del volontariato di Castelfranco Emilia, con il pieno sostegno della cittadinanza, si prodigarono in una raccolta fondi destinata a favorire la ricostruzione della Casa delle Donne di Amatrice, inaugurata due anni più tardi. Uno dei momenti più emblematici di questa fraterna unione si concretizzò nell’iniziativa “A pranzo con Amatrice”. Il 7 maggio 2017, a Bosco Albergati, nella frazione castelfranchese di Cavazzona, le donne della Casa delle Donne di Amatrice, in collaborazione con le donne del gruppo V-Day di Castelfranco Emilia, organizzarono un pranzo di solidarietà, il cui fulcro fu una deliziosa amatriciana. L’intero ricavato dell’evento fu destinato al finanziamento delle iniziative di recupero post-sisma.

Il Comune di Colledara, che con il sindaco Manuele Tiberii e una piccola delegazione al suo seguito è stato il secondo ospite extra-provinciale di ieri, è legato a Castelfranco Emilia per la figura di Gabriella Degli Esposti: sono diversi i progetti che la piccola comunità teramana, sotto l’egida di Anpi e di Savina Reverberi, figlia della staffetta partigiana, ha preso a cuore per ricordare la cittadina bolognese emblema della resistenza castelfranchese.

«Credo che il Patto d’Amicizia – chiosa il sindaco, Giovanni Gargano – sancisca il degno coronamento di un percorso che da otto anni a questa parte è andato sempre più ampliandosi; tutto questo all’insegna della solidarietà e della voglia di creare legami, un tratto distintivo del nostro territorio e di quello di Amatrice».

Sono diversi gli obiettivi del documento, che riassume Luca Cristoni, assessore della Città per i Gemellaggi: «Oltre all’aspetto inerente l’aiuto reciproco nei momenti di difficoltà, entrambe le Città sono riconosciute per essere la culla di due pietanze che fanno invidia al mondo: il Tortellino e gli spaghetti all’Amatriciana. Saranno diverse le occasioni per promuovere sinergicamente le nostre eccellenze. E poi – conclude – essendo tutti e due territori di confine, abbiamo nel Dna l’istinto di aprirci al mondo».

A curare il rapporto con Amatrice nella scorsa legislatura è stata Rita Barbieri, oggi presidente del Consiglio comunale di Castelfranco Emilia: «La nostra storia e quella di Amatrice si è intrecciata più volte, a partire dal 2016, quando, in seguito al terremoto che ha colpito il loro territorio, abbiamo organizzato, insieme a gruppi di volontariato locale, un pranzo di beneficienza a Bosco Albergati per sostenere la costruzione della Casa delle Donne di Amatrice; non può che fare piacere il fatto che sia stato siglato un Patto d’Amicizia nato anche sulla promozione di politiche di genere chiare e decise».