Sono 1.740.500 gli addetti delle localizzazioni di imprese operanti in Emilia-Romagna al 31 marzo 2024. 51.300 unità in più (+3%) rispetto allo fine dello stesso trimestre del 2023.
Sono aumentati sia gli addetti alle dipendenze (+43.060, +3,1%) che gli indipendenti (+8.255, +2,8%). Tutti i settori hanno visto crescere il numero degli addetti. Unica eccezione l’agricoltura, settore caratterizzato da forti oscillazioni stagionali, che fra gennaio e marzo ha occupato 76.407 addetti in meno (-1,7%).

E’ cresciuto il numero degli addetti dell’industria (+8.049, +1,6%), che ora complessivamente occupa 500.746 persone. I due settori industriali in cui l’occupazione è cresciuta di più sono la fabbricazione di macchinari e apparecchiature (+3.040, +2,9%) e l’industria alimentare (+2.338, +3,9%).
Andamento positivo nel settore delle costruzioni (+6.585, +4,9%,) in cui gli addetti complessivi in Emilia-Romagna sono 141.097.
Consistente l’apporto dei servizi all’aumento dell’occupazione (+37.999, +3,9%). Netta la crescita degli addetti dei servizi di alloggio e ristorazione (+12.467, +8,6%). Sono aumentati di più di un quarto gli addetti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+5.693, +28,8%).

È quanto emerge dalle elaborazioni dell’Area Studi di Unioncamere Emilia-Romagna sui dati relativi al primo trimestre 2024 degli addetti di tutte le localizzazioni di impresa operanti in Emilia-Romagna, con sede legale in regione o altrove, tratti dal Registro imprese delle Camere di commercio.

L’andamento complessivo
A fine marzo, gli addetti delle localizzazioni di imprese operanti in Emilia-Romagna hanno sfiorato quota 1.740.500, con una decisa accelerazione della crescita che ha prodotto un incremento di 51.300 unità (+3%) rispetto allo fine dello stesso trimestre del 2023.

Dipendenti e indipendenti
Gli addetti alle dipendenze delle localizzazioni d’impresa in Emilia-Romagna nel trimestre in esame sono saliti a 1.440.077 unità, con un incremento di 43.060 addetti (+3,1%).
Sono cresciuti anche, e non si vedeva da settembre 2019, gli addetti indipendenti, risaliti a 300.347 con un incremento che ha superato le 8.255 unità (+2,8%).

Macrosettori, divisioni e sezioni di attività economica
Tutti i settori hanno visto crescere il numero degli addetti. Unica eccezione l’agricoltura, settore caratterizzato da forti oscillazioni stagionali, che fra gennaio e marzo ha occupato 76.407 addetti in meno (-1,7%) rispetto allo stesso periodi del 2023.
E’ cresciuto il numero degli addetti dell’industria (+8.049 unità nei tre mesi, +1,6%), che ora complessivamente ne occupa 500.746.
Ma la tendenza positiva dell’occupazione industriale non ha coinvolto tutti i sottosettori.
Gli addetti sono aumentati ancora nelle attività di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+853 unità, +5,6%), e hanno continuato a crescere rapidamente nelle attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+254 unità, +4,7%).
E’ cresciuta l’occupazione nelle attività manifatturiere (+6.915 addetti, +1,5%), che ora occupano complessivamente 477.770 addetti.
I due settori industriali in cui l’occupazione è cresciuta di più sono la fabbricazione di macchinari e apparecchiature (+3.040 unità, +2,9%) e l’industria alimentare (+2.338 unità, +3,9%).
Gli addetti sono aumentati anche nella fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+629, +3,3%), nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+426, +6,5%). Identico incremento (+236, +0,3%) per le attività di riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature e nella fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature).
L’industria del tabacco ha incrementato i suoi addetti del 9,9% (+204).
Le diminuzioni degli addetti più ampie e sostanziali si sono verificate nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-270, -1,9%), nelle industrie della moda (-183, -0,6%) e nell’industria della ceramica, del vetro e dei materiali da costruzione (-132 addetti, -0,5%).
Consistente l’andamento positivo nel settore delle costruzioni (+4,9%, +6.585 unità) che porta così gli addetti complessivi in Emilia-Romagna a 141.097.
Anche la crescita dell’occupazione nel complesso dei servizi ha avuto una buona accelerazione nel corso della primavera (+37.999, +3,9%) rispetto allo stesso trimestre del 2023, risultato che ha fatto salire gli addetti del settore a 1.022.174 unità. Il quadro che emerge dall’esame dei sottosettori dei servizi è differenziato, ma pressoché generalmente positivo.
L’occupazione nel commercio è aumentata di 5.855 unità (+2,1%) ed ha portato gli addetti a quota 280.274.
L’incremento dell’occupazione ha interessato tutti i settori del commercio. È stato più consistente nel dettaglio (+2.975, +2,1%), e meno rapido nel commercio all’ingrosso (+1.109, +1,2%).
Consistente è stato l’incremento dell’occupazione negli altri servizi diversi dal commercio, che con una notevole accelerazione del ritmo di crescita (+32.144, +4,5%), hanno raggiunto quota 741.900.
Eccezionale è stata l’aumento degli addetti dei servizi di alloggio e ristorazione (+12.467, +8,6%) arrivati a 157.644. L’andamento positivo di questo settore ha visto un aumento consistente degli occupati nei servizi di ristorazione (+8.595, +6,9%), saliti a 132.608, ma il vero boom lo hanno avuto gli addetti dei servizi di alloggio (+3.872, +18,3%). In entrambi i casi, la crescita è stata trainata da un notevole aumento dei dipendenti (+11.735 unità, +10,3%).
Un contributo rilevante alla crescita occupazionale è venuto da un aumento di più di un quarto degli addetti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+5.693 unità, +28,8%), quasi totalmente determinato dai dipendenti e, in particolare, derivato dall’eccezionale incremento degli occupati nelle attività sportive, di intrattenimento e di divertimento (+3.428 addetti, +28,5%) e nelle attività creative, artistiche e di intrattenimento (+2.003 unità, +42,3%).
Altri apporti rilevanti sono venuti dai settori del trasporto e magazzinaggio (+3.584 unità, +3,6%) arrivato a quota 103.444 addetti.
Aumentati gli occupati nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.687 unità, +5,2%), che sono giunti a 53.931. L’incremento si è originato soprattutto nelle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+1.029, +7,4%), che è un settore in costante espansione nel quale è apparsa eccezionale la crescita degli indipendenti (+406, +20%), ma è stato più rapido nelle attività di ricerca scientifica e sviluppo (+504, +10,5%).

Nei servizi di informazione e comunicazione l’occupazione è aumentata velocemente (+2.340, +5%) e ha raggiunto le 49.376 unità. Rapido l’aumento nelle attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore (+494, +23,8%) e nelle attività di programmazione e trasmissione (+46%, +166).
L’unico sottosettore dei servizi diversi dal commercio che ha registrato una lieve contrazione degli addetti è stato quello dell’aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese, nel quale gli occupati si sono lievemente ridotti (-476, -0,3%). Mentre un buon aumento dell’occupazione si è registrato nelle attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese (+1.362, +6,8%), ha fatto da contraltare una flessione degli occupati nelle attività di ricerca, selezione, fornitura di personale (-1.526, -2,6%) e nei servizi per edifici e paesaggio e imprese di pulizie e giardinaggio (-1.206, +2,1%).
A fronte di un eccezionale aumento degli addetti nei servizi di assistenza sociale residenziale (+3.110, +14,4%) c’è stata una sensibile contrazione nel settore dell’assistenza sociale non residenziale (-1.777, -6,4%).