Era stato condannato ad oltre 5 anni di reclusione per una sfilza di reati correlati agli stupefacenti e contro la persona; la condanna era poi stata assorbita in un provvedimento di determinazione delle pene concorrenti emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana, con fine pena fissata il 27 novembre 2027. L’uomo, un 31enne residente a Cadelbosco Sopra, lo scorso luglio era stato ammesso a beneficiare della misura alternativa dell’affidamento al servizio sociale in relazione alla pena residua da scontare.

Il beneficio ora gli è stato sospeso dal magistrato di sorveglianza e l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana ha emesso il relativo ordine di carcerazione delegando per l’esecuzione i Carabinieri di Cadelbosco Sopra. Ieri pomeriggio il 31enne, che da diversi giorni si era allontanato dal domicilio, si è presentato spontaneamente in caserma e i carabinieri lo hanno tratto in arresto e condotto in carcere.

Alla base della sospensione del beneficio, ci sarebbero i fatti di violenza accaduti a Boretto una domenica dello scorso mese di agosto, quando a seguito di un’accesa lite tra due giovani era scattata la rappresaglia degli amici di uno dei due ragazzi coinvolti. Un’autovettura aveva addirittura danneggiando il cancello di recinzione dell’oratorio parrocchiale dove uno dei litiganti aveva cercato riparo; il tutto davanti agli occhi di decine di passanti, tra i quali anche bambini. Tra gli amici che hanno preso parte alla rappresaglia, stando alle indagini dei carabinieri di Boretto e Guastalla, ci sarebbe stato presuntivamente anche il 31enne, circostanza per cui il magistrato di sorveglianza, relazionato sui fatti, ha sospeso il beneficio disponendo per l’uomo il proseguo dell’espiazione della pena in carcere, dove ieri è stato condotto dai carabinieri.