È terminata la seconda Campagna di scavi per riportare alla luce l’insediamento di epoca Matildica a Montebaranzone.

Come lo scorso anno, i lavori sono diretti dall’Università di Verona e in particolare dal Prof. Nicola Mancassola coadiuvato dalla presenza della Dott.ssa Elisa Lerco e dalla Dott.ssa Elisa Maccadanza affiancati per l’occasione da un team di studenti e ricercatori provenienti da diversi atenei del Nord Italia, da Ferrara, a Bologna, a Milano, oltre alla stessa Verona.

Complessivamente, sono una dozzina gli archeologi e gli studenti che hanno contribuito agli scavi per quattro settimane consecutive nel sito Matildico di Montebaranzone.

Dopo i reperti emersi lo scorso anno in elenco: il muro di cinta, una vecchia cisterna, il perimetro di un cimitero e i muri di una probabile casa signorile risalente al XIII secolo, una delle novità più interessanti sono i resti di una torre a fianco del castello, presente nella zona ovest del palazzo scoperto lo scorso anno.

Il lavoro dei ricercatori continuerà per almeno il prossimo anno, ma i risultati finora ottenuti grazie alla collaborazione con l’Università di Verona saranno presentati al pubblico con visite guidate domenica 25 agosto dalle ore 16.00 alla ore 19,30 in occasione della XXIV a Festa Matildica di Montebaranzone.

A tutti gli interessati, sarà quindi data la possibilità di vivere in prima persona l’esperienza di entrare nel castello ritrovato di Matilde di Canossa, una delle residenze “perdute” dell’indimenticata contessa più importanti della Valle del Secchia e finora mai oggetto di scavi simili.