Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 la Guardia di Finanza di Reggio Emilia, Correggio e Guastalla ha eseguito oltre 4.500 interventi ispettivi e circa 600 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a favore di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

CONTRASTO DELLE FRODI E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività ispettive hanno consentito di individuare 49 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 31 lavoratori in “nero” o irregolari.

Scoperti, inoltre, 6 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.

La base imponibile netta sottratta a tassazione ammonta a oltre 550 milioni di euro con una evasione di imposte di 95 milioni e conseguenti proposte di sequestro, al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, per circa 110 milioni di euro.

Le attività ispettive e investigative hanno consentito di individuare la commissione di reati legati all’emissione/utilizzo di false fatturazioni per 192 milioni di euro.

I soggetti denunciati per reati tributari sono 428, di cui 14 tratti in arresto. All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, nonché sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di 19.766.175 di euro.

Sono state avanzate 36 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

I 18 interventi in materia di accise hanno permesso di garantire un presidio nel comparto dei prodotti energetici, 4 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 200 punti clandestini di raccolta scommesse e di denunciare 13 responsabili.

Nell’ambito del medesimo segmento operativo, le Fiamme del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno svolto un’attività investigativa nei confronti di un gruppo di soggetti stabilmente insediatisi in territorio reggiano dediti alla gestione di centri scommesse “abusivi” (oltre 200 agenzie sull’intero territorio nazionale), che ha condotto all’inibizione all’accesso, dal territorio italiano, al dominio internet dedicato e all’interdizione dall’esercizio dell’attività.

L’operazione in questione testimonia il quotidiano impegno della Guardia di Finanza per reprimere tutte le forme di illegalità che interessano il peculiare comparto dei giochi e delle scommesse, con effetti distorsivi del mercato e ripercussioni nei confronti degli interessi finanziari dello Stato.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’attività della Guardia di Finanza reggiana nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionale e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 170 interventi orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per oltre 6 milioni di euro.

Attenzione è prestata anche alla tutela di altre risorse dell’Unione europea, tra cui gli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune e dalla Politica Comune della Pesca. Al riguardo, è stato condotto 1 intervento, che ha riguardato il controllo di un investimento finanziato con oltre 500.000 €.

Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati effettuati 94 interventi, di cui 76 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per oltre 240 mila euro, e denunciare 30 responsabili.

Sono stati accertati contributi indebitamente percepiti e/o richiesti per 380 mila euro con conseguenti proposte di sequestro per oltre 800 mila euro.

L’azione di contrasto alle frodi ai danni delle risorse unionali ha portato complessivamente ad accertare contributi indebitamente percepiti per oltre 200 mila euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono di poco superiori a 500 mila euro.

Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria – penale e contabile – sono state eseguite 63 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono stati denunciati oltre 26 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 2 responsabili, con l’accertamento di danni erariali per più di 260 mila euro.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi con la denuncia di 11 soggetti.

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e agli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti, ha portato all’arresto di 2 persone alla denuncia di 15 (tra cui 6 pubblici ufficiali).

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ECONOMICO-FINANZIARIA

Nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell’economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 8 interventi, che hanno accertato il riciclaggio di valori di oltre 900 mila euro e portato alla denuncia di 13 persone, di cui 7 tratte in arresto, nonché al sequestro di beni per un valore di oltre 300 mila euro.

Sono stati investigati circa 300 flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio.

È proseguita, altresì, l’azione del Corpo a tutela dei risparmiatori nel contrasto ad ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, realizzate prevalentemente mediante canali telematici e sempre più innovativi strumenti digitali, con la denuncia di 5 soggetti e l’esecuzione di sequestri per oltre 200 mila euro.

Nei primi mesi dell’anno in corso si è assistito in provincia a un notevole incremento dell’uso di banconote false che sono state sottoposte a sequestro per un valore di oltre 27.000 euro.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa, i beni sequestrati ammontano a 7 milioni su un totale di patrimoni distratti di oltre 9 milioni.

Nell’ambito del contrasto al crimine organizzato, finalizzato anche all’individuazione di fittizie intestazioni di beni, sono state concluse 5 indagini che hanno permesso di denunciare all’Autorità Giudiziaria 4 soggetti. di cui 15 colpiti da provvedimenti restrittivi della libertà personale.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali oltre 60 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per quasi 5 milioni di euro. Ammonta invece a oltre 7 milioni di euro il valore dei beni mobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie.

Sono stati eseguiti, poi, più di 1000 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato oltre 22 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da hashish, marijuana e cocaina denunciando un soggetto, tratto in arresto in flagranza e segnalandone 5 al Prefetto per “detenzione di sostanze finalizzata all’uso personale”. Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 81 interventi, sviluppate 18 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 17 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 77 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani, spesso di dimensioni internazionali.

Le attività si sviluppano attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare territoriale ed extraterritoriale da parte dei mezzi navali ed aerei del dispositivo aeronavale del Corpo.

I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che – senza soluzione di continuità – si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.

Per la Guardia di finanza, questo è possibile grazie ad un dispositivo unitario dislocato lungo tutta la costa nazionale, in cui i 15 Reparti Operativi Aeronavali, con le dipendenti 16 Stazioni Navali e 13 Sezioni Aeree, si coordinano costantemente con i Comandi Provinciali e le altre unità operative presenti sul territorio, scambiandosi informazioni e pianificando ed eseguendo interventi congiunti.

La combinazione fra terra e mare costituisce, dunque, una leva irrinunciabile per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali, permettendo, inoltre, di realizzare un immediato raccordo con l’Autorità Giudiziaria.

La Guardia di finanza, quale Forza di Polizia e Corpo Armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.

In quest’ottica gli interventi di assistenza, seppure di natura concorsuale rispetto ai prioritari compiti istituzionali, trovano sempre nel Corpo un pronto interlocutore capace di fornire risposte efficaci ad ogni esigenza, anche la più imprevedibile, come accaduto in occasione dell’emergenza maltempo che ha colpito nel mese di maggio 2023 la Regione Emilia Romagna.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza svolti nella provincia, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.