Assemblea molto partecipata stamattina alla Mozarc Bellco di Mirandola per presentare e discutere l’esito dell’accordo raggiunto ieri pomeriggio in Regione con la proprietà, la mediazione delle Istituzioni e il pressing unitario di Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e delle categorie Filctem Cgil e Femca Cisl.

Oltre 200 lavoratrici e lavoratori presenti nel magazzino logistico dello stabilimento, altri cento in video collegamento. Grande soddisfazione è stata espressa rispetto all’accordo raggiunto, che ha ribaltato lo shock di due settimane fa, quando le multinazionali Medtronic e DaVita comunicarono l’intenzione di fermare la produzione e, quindi, licenziare 350 persone.

La soddisfazione della lavoratrici e dei lavoratori si è manifestata con interventi appassionati, con tantissimi applausi alle Rsu e ai dirigenti sindacali che dal primo giorno hanno camminato insieme al personale.

“Lavoratrici e lavoratori hanno espresso la consapevolezza di come sia stata centrale la mobilitazione messa in campo con determinazione e responsabilità, della vicinanza e del sostegno a tutti i livelli da parte di Istituzioni e della società tutta, facendo della Bellco una vertenza non solo aziendale, ma di comunità” spiegano Fabio Digiuseppe (Filctem Cgil) e Alberto Suffritti (Femca Cisl).

Sindacati e lavoratori sono consapevoli del ruolo decisivo di tutta la Comunità delle Istituzioni: i Comuni, la Provincia di Modena, le forze parlamentari che hanno depositato ben quattro interrogazioni. La Regione Emilia Romagna, che al tavolo del 26 giugno ha esercitato con forza la propria azione, schierando in pressing il Presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Vincenzo Colla.
E’ dal lavoro di questo collettivo istituzionale saldato con l’azione sindacale e di tutto il distretto biomedicale che è scaturito il passo indietro delle due multinazionali.

La speranza si è riaccesa. Ora si riparte dagli impegni assunti per garantire continuità occupazionale e produttiva sul sito di Mirandola e dalla dignità di lavoratrici e lavoratori, dall’ipotesi di futura reindustrializzazione e dall’impegno per mantenere know how e lavoratori su questo sito produttivo. La lotta straordinaria che insieme a lavoratori e istituzioni abbiamo liberato ha dimostrato che Mozarc Bellco non era solo una questione occupazionale ma una battaglia per il futuro del Made in Italy biomedicale, settore nel quale il nostro Paese è un passo avanti.  Parliamo di un distretto strategico per l’Italia e questo tema centrale lo faremo ben presente all’incontro del 9 luglio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Chi tocca Mirandola, tocca gli interessi di una nazione intera” affermano Daniele Dieci (Cgil Modena) e Rosamaria Papaleo (Cisl Emilia Centrale).

Dieci e Papaleo concludono spiegando che “dopo questo primo successo, la nostra iniziativa va avanti, manterremo il pieno coinvolgimento di tutte le parti coinvolte, continueremo a vigilare, si tratta dell’avvio di un percorso, la mobilitazione va avanti fino a punti certi e solidi”.