In attesa del Festival di EMERGENCY, che si terrà a Reggio Emilia dal 6 all’8 settembre prossimo, i Chiostri di San Pietro, in collaborazione con Laboratorio Aperto e Digital Freaks, propongono una anticipazione del Festival per approfondire gli aspetti meno conosciuti del lavoro dell’associazione umanitaria nata per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà, che quest’anno celebra 30 anni di attività.

Il primo appuntamento è fissato per oggi, mercoledì 12 giugno, alle ore 19.30, presso i Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro 44/c), dal titolo “La comunicazione digitale di EMERGENCY”. Emanuele Rossini, coordinatore dell’Area Digital di EMERGENCY dialogherà con il pubblico sulle sfide e le prospettive del lavoro del team digital di una ONG.

Mercoledì 26 giugno, sempre alle ore 19.30 ai Chiostri di San Pietro, il secondo appuntamento.

“C’eravamo tanto odiati” è il titolo dell’incontro che intende indagare il rapporto tra digital e hate speech. Lo scrittore Jonathan Bazzi e Paola Feo, responsabile del Coordinamento Volontari di EMERGENCY, propongono alcune prospettive di riflessione sul rapporto tra mondo digitale e discorsi d’odio. Dall’analisi dei giornali ai social, dal web alle campagne pubblicitarie, le immagini, i simboli e le parole risultano l’elemento fondante nella definizione del livello di inclusione della nostra società.

Al termine di entrambi gli incontri è previsto un dj set a cura del Weller Festival (acronimo di Work, Environment, Legality, Left, Equality, Rights) e cene a tema realizzate in collaborazione con Food in Chiostri. Gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

“La comunicazione digitale di EMERGENCY”. Sfide e prospettive sul lavoro del team digital di una ONG.

Chiostri di San Pietro – Reggio Emilia (via Emilia San Pietro 44/c)

Mercoledì 12 giugno, ore 19.30

Evento gratuito e aperto al pubblico (fino ad esaurimento posti)

Per info: https://www.chiostrisanpietro.it/eventi/quasi-festival-digital-freaks-meets-emergency-incontri-e-racconti-aspettando-il-festival/

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“C’eravamo tanto odiati”. Rapporto tra digital e hate speech

Chiostri di San Pietro – Reggio Emilia (via Emilia San Pietro 44/c)

Mercoledì 26 giugno, ore 19.30

Evento gratuito e aperto al pubblico (fino ad esaurimento posti)

Per info: https://www.chiostrisanpietro.it/eventi/quasi-festival-digital-freaks-meets-emergency-incontri-e-racconti-aspettando-il-festival/

 

Jonathan Bazzi – breve profilo

Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia con una tesi sulla teologia simbolica in Edith Stein e appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con varie testate e magazine pubblicando articoli, racconti e personal essay. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo pubblicato da “Gay.it”. Febbre (Fandango Libri, 2019) è il suo primo romanzo.

 

Paola Feo – breve profilo

Paola Feo, responsabile del Coordinamento Volontari di EMERGENCY, nel 1994 ottiene il Diploma quadriennale in Pubblicità all’Istituto Europeo di Design e la qualifica di Project Manager dopo un Master in Comunicazione e Valorizzazione delle risorse territoriali e culturali (2008). Dal 1998 al 2002 è Copywriter per diverse aziende e curatrice di numerose campagne pubblicitarie. Dal 2001 è volontaria di EMERGENCY, dal 2009 è nel Consiglio Direttivo e dal 2013 è Responsabile dell’Ufficio Coordinamento Volontari.

 

Emanuele Rossini – breve profilo

Emanuele Rossini, digital area coordinator di EMERGENCY, dal 2009 collabora con EMERGENCY, occupandosi di comunicazione in ambito digitale. Insieme al team Digital, sfrutta le potenzialità dei canali e delle piattaforme digitali per raccontare il lavoro di EMERGENCY e promuovere temi e valori dell’organizzazione.

 

Il progetto WELLER*

Il progetto Weller nasce nel 2014, dall’esigenza di creare un gruppo di giovani impegnati attivamente sul territorio per promuovere eventi culturali e sociali relativi a tematiche vicine alla nostra generazione. Il progetto nasce dai giovani di Rubiera e dai molti volontari che negli anni hanno permesso al festival di crescere. Il cuore pulsante del festival sono i molti giovani volontari che ogni anno decidono di impegnarsi per offrire alla comunità un festival migliore. Crediamo fortemente nei valori che contraddistinguono il nostro territorio, valori basati sull’uguaglianza, sulla legalità, sulla lotta a qualsiasi forma di mafia e di discriminazione, sul lavoro e sulla partecipazione attiva. Vogliamo lavorare nell’ambito della nostra provincia, collaborando con altre associazioni già attive e impegnate, per promuovere nelle nuove generazioni la voglia di emergere, di crescere e di rendersi protagonisti del proprio futuro. Alla base della nostra volontà di creare questo progetto, vi è sempre stata la necessità di costruire un punto di aggregazione, scambio e condivisione tra i giovani di Rubiera. Il Weller, infatti, rappresenta un percorso di creazione e condivisione di progetti paralleli, che culminano con il festival estivo.

WELLER per noi rappresenta questo: la novità, il domani.

 

*Nell’acronimo del suo nome racchiude le idee fondanti che hanno ispirato la sua creazione: Work, Environment, Legality, Left, Equality, Rights.

 

Laboratorio Aperto, comunità di apprendimento

Il Laboratorio Aperto è uno spazio ibrido culturale e sociale, relazionale, progettuale. Propone iniziative culturali, di aggregazione e informazione e agisce come “comunità di apprendimento”, aperta e inclusiva, per favorire la partecipazione dei cittadini, rafforzare le competenze delle persone e i legami di coesione con il territorio, promuovere i principi e i valori dell’innovazione sociale.

 

Digital Freaks

Digital Freaks è una community di innovatori digitali nata nel 2021 durante il primo percorso di incubazione di impresa a impatto sociale promosso dal Laboratorio Aperto. Tra i suoi obiettivi diffondere la cultura digitale e tecnologica, mettere in rete conoscenze sociali, economiche e tecnologiche e sviluppare competenze innovative orientate all’inclusione e al riuso etico.