Assistere un famigliare fragile, anziano o con disabilità, è un compito che richiede uno sforzo pesante e totalizzante, al punto di dover rinunciare a spazi personali, grandi o piccoli che siano, portando anche in alcuni casi a un vero e proprio burnout.
Cercare di alleviare il forte carico di stress indotto da queste situazioni è l’obiettivo a cui tende il progetto recentemente messo a punto nel Distretto di Mirandola, grazie a una sinergia tra Azienda USL di Modena e Comuni, in particolare l’Area socio-sanitaria e l’Ufficio di Piano, che hanno fatto ancora una volta rete per assistere chi assiste, ovvero i caregiver.
Il servizio, attivato attingendo alle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza (FNA), è gratuito per le famiglie ed è rivolto a persone con disabilità, anziani non autosufficienti titolari di indennità di accompagnamento o Legge 104 art. 3 comma 3: facendone richiesta, previa verifica dei requisiti e valutazione multidimensionale, le famiglie potranno ricevere un pacchetto di 40 ore di assistenza garantita da personale specializzato, operatori socio-sanitari messi a disposizione dall’ASP Comuni Modenesi Area Nord.
Le ore potranno essere spalmate settimanalmente, fino ad esaurimento, e consentiranno al caregiver di usufruire di momenti personali, da dedicare ad esempio alle incombenze quotidiane, come le normali commissioni da sbrigare o la spesa al supermercato, ma anche allo sport e alla cura della persona.
Il progetto, presentato dalla Direttrice del Distretto di Mirandola ai Sindaci nel corso del Comitato di Distretto della scorsa settimana, permetterà di dare risposta alle domande di sollievo di circa 65 famiglie, secondo precisi criteri di priorità, assegnando a ciascuna di esse il pacchetto di 40 ore. Si potranno così superare situazioni di difficoltà contingente, migliorando stati di disagio prolungato o cronico e procrastinando quanto più possibile l’eventuale ricovero presso strutture residenziali.
Come si richiede il servizio – Per fare richiesta occorre rivolgersi all’Assistente Sociale del Comune di residenza che, valutata la richiesta, raccoglie la domanda correlata di tutta la documentazione necessaria al riconoscimento del caregiver e procede con l’iter necessario per l’attuazione dell’intervento di sollievo. La proposta può provenire anche dall’Assistente Sociale della Centrale Operativa Territoriale.