I vincitori del ‘Premio per la pace Giuseppe Dossetti’ 2024
foto di Elisa Bragaglia e Antonio Minnicelli

Il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, ex aequo le associazioni Vicolo della Cultura di Napoli e Progetto Anna onlus di Rho (Milano), e Libera associazione culturale Aperta… mente/Libera università popolare di Reggio Emilia sono i vincitori, nelle rispettive sezioni, del riconoscimento nazionale ‘Premio per la pace Giuseppe Dossetti’ 2024.

Il Premio è stato attribuito oggi nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia. Giunto alla quindicesima edizione, il premio è stato istituito per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini, che abbiano compiuto azioni di pace, coerentemente con i principi affermati da Giuseppe Dossetti nella sua vita.

Enti promotori del Premio sono il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Cavriago, la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione Cassa di risparmio di Reggio Emilia ‘Pietro Manodori’.

 

PREMI, MENZIONI E MOTIVAZIONI

Al cardinale Matteo Maria Zuppi – candidato al riconoscimento dal Centro Astalli di Bologna in particolare per la missione di pace a Kiev, Mosca, Washington, Pechino e Roma iniziata nel giugno 2023 – è stato conferito il Premio Dossetti, Sezione singolo cittadino, con le seguenti motivazioni: “Per l’impegno di tutta una vita nell’opera di diffusione della cultura della pace, un vero ‘artigiano di pace’, instancabile tessitore di legami e rapporti tra le persone e gli Stati per la ricerca di strade per la risoluzione dei conflitti e per promuovere la dignità umana e la fraternità tra i popoli”.

 

Per la Sezione associazioni nazionali, primo premio ex aequo:

·         alla associazione Vicolo della Cultura del rione Sanità per il progetto omonimo, con la seguente motivazione: “Tramite la rigenerazione urbana di luoghi degradati e con presenza criminale, attraverso l’arte e la cultura, vettori di bellezza e riscatto sociale, l’associazione ha restituito alla città spazi prima poco accessibili, promuovendo l’arte, la cultura e la bellezza, la cittadinanza attiva, il coinvolgimento delle giovani generazioni, l’attivazione di un rinnovato senso di comunità, la diffusione della legalità ed ha creato opportunità di crescita economico-sociali”;

·         alla associazione Progetto Anna onlus di Rho, per il progetto ‘Clinica Mobile. L’ospedale va al villaggio’ in Guinea Bissau, con la motivazione: “Il progetto della Clinica Mobile, in collaborazione con l’ospedale San Josè em Bôr, ha un surplus di valore nel portare l’assistenza medica gratuita e i farmaci nei luoghi remoti, ai più lontani e vulnerabili, soprattutto bambini, a chi non può permettersi il viaggio fino all’ospedale; per diffondere l’educazione sanitaria tra i più poveri e per ridurre la piaga della mortalità infantile”.

·         Menzione speciale, inoltre, per l’associazione Agenzia per il PeaceBuilding aps di Bologna per il progetto ‘Somalia Media Hub per la Pace e i Diritti umani’, che ha messo in campo “un lavoro innovativo di formazione di giornalisti somali per sensibilizzare sul tema ‘media, pace e diritti umani’, per diffondere una cultura del dialogo, pratiche di pace e prevenzione della violenza. Il progetto ha creato spazi di condivisione di storie, contenuti e buone pratiche, anche basandosi sul linguaggio poetico tradizionalmente legato alle donne, per la sensibilizzazione dei giovani e degli studenti in una terra tra le più martoriate”.

 

Per la Sezione associazioni reggiane vincitore del premio ‘Manodori’:

·         la Libera associazione culturale Aperta… mente / Libera università popolare di Reggio Emilia, per “l’instancabile azione di animazione culturale sui temi della pace, della giustizia, dei diritti umani, della contemporaneità, rivolti a tutti i cittadini, in particolare al mondo della scuola, dei docenti e del terzo settore”.

Il Premio per la pace Speciale Giuseppe Dossetti all’associazione israeliano-palestinese Parents Circle–Families Forum – per il suo forte impegno nella promozione di una cultura di pace, nonviolenza e riconciliazione – è stato consegnato a Robi Damelin, portavoce dell’organizzazione, ospite a Reggio Emilia il 26 febbraio scorso.

 

Per la Sezione scuole secondarie di secondo grado:

·         primo premio alla classe 2^E del Liceo scientifico Gobetti di Scandiano per il testo collettivo ‘Finché c’è tempo’. Docenti di riferimento: professoresse Francesca Geria e Annamaria Montanari;

·         secondo premio alle nove classi seconde dei corsi A, C, D, F, G, I, L ed alla 3^E e 3^F dell’Istituto professionale dei Servizi sociali Galvani-Iodi di Reggio Emilia per il progetto multimediale ‘viviAMOci nelLA COSTITUZIONE’. Coordinatori del progetto prof. Laura Spallanzani e Salvatore Corcione insieme ai docenti Maria Giovanna Borsalino, Nadia Curti, Alberto De Luca, Monica Di Bari, Barbara Grazioli, Maria Cristina Marri, Fulvio Milone, Assunta Musto, Filomena Pitocco, Antonella Prandi, Mirella Rossi, Carmela Sorrentino, Sara Tiburzi, Silvia Veroni.

·         Menzione speciale a Riccardo Basso della classe 5^L dell’Istituto Scaruffi Levi Tricolore per il testo: ‘La pace, un obiettivo quotidiano’. Docente di riferimento: Paola Montanari.

 

Per la Sezione scuole secondarie di primo grado:

·         novità di questa edizione del Premio Dossetti è l’istituzione di un premio per le terze classi delle scuole secondarie di primo grado, che è stato assegnato, per la prima volta, allo studente Badawi Mohamed della classe 3^C dell’Istituto comprensivo Einstein di Reggio Emilia per l’elaborato: ‘Lettera al Re d’Italia 8 dicembre 1917’. Docente di riferimento: Stefania Lusoli.

 

IL PREMIO E DOSSETTI – Il Premio per la pace Giuseppe Dossetti è stato ideato ed è promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Fondazione Manodori, per promuovere la cultura della pace. Gli obiettivi principali del premio sono tre: ricordare la figura e l’opera di don Giuseppe Dossetti – partigiano antifascista, giurista, costituente e poi sacerdote cattolico e monaco, le cui radici affondano nelle comunità cittadine di Reggio Emilia e Cavriago – con un appuntamento annuale; far emergere e dare un riconoscimento a coloro che, con la propria attività e il proprio impegno, come singoli o in associazione, diffondono la cultura della pace; far riflettere e stimolare le giovani generazioni in merito ai temi della pace, della solidarietà, dell’uguaglianza.

Mai come in questo momento, tali temi sono strettamente attuali e da rinnovare, per ricostruzione dei tessuti sociali, delle relazioni e delle coscienze personali e collettiva, messi a dura prova prima dalla pandemia e poi dalle guerre in Europa e nel Mediterraneo orientale.

Il premio si rivolge alle associazioni nazionali che negli ultimi anni abbiano svolto azioni di pace, ai singoli cittadini, alle scuole secondarie di secondo grado ed alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio reggiano; vi è infine il ‘Premio Manodori’ per le associazioni reggiane. Gli studenti partecipano con elaborati sui temi della pace e dell’uguaglianza, secondo il dettato degli articoli 3 e 11 della Costituzione italiana.