È stato pubblicato il bando per assegnare i contribuiti a sostegno del commercio, per la rigenerazione e l’innovazione delle attività economiche, previsto con un fondo da 120 mila euro istituito nei giorni scorsi dal Comune e dalla Camera di commercio di Modena. La scadenza per presentare le richieste è fissata al 15 luglio. I finanziamenti possono arrivare fino a 10 mila euro per le riqualificazioni, fino a 20 mila euro per le nuove aperture e, comunque, non possono superare il 50 per cento delle spese ammissibili.
Le iniziative riguardano nove aree della città: quattro del centro storico e cinque negli altri quartieri. Sarà una commissione tecnica a valutare il grado di innovazione e qualificazione degli ambiti d’intervento e a definire la graduatoria dei progetti ammessi a contributo. Il progetto è stato sviluppato con la collaborazione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative presenti sul territorio comunale: Confesercenti, Confcommercio, Cna, Lapam. Per informazioni: www.comune.modena.it.
Le aree individuate, con due sezioni distinte, sono: per il centro storico, quelle di Rua Muro, via Torre, via Canalino e via Saragozza; negli altri quartieri si tratta di via Puccini, via Mar Tirreno e nei centri di vicinato Torrenova, Le Torri, Cognento.
Le spese da certificare, con documentazione, non possono essere inferiori a 5 mila euro per le riqualificazioni e a 8 mila euro per le nuove aperture.
Se le risorse finanziarie non saranno esaurite (o in caso di assegnazione di nuove risorse) è già stata prevista una seconda scadenza temporale al 15 gennaio 2015 per raccogliere nuove domande.
L’esigenza del bando nasce dalla valutazione che il commercio di vicinato in sede fissa sta attraversando un periodo di forti difficoltà e tra le cause nel provvedimento si ricordano le mutate abitudini di acquisto; l’ingresso prepotente delle nuove tecnologie, che fanno registrare un costante e continuo incremento degli acquisti on line; il rilevante aumento dei canoni di affitto dei locali commerciali, che consentono alle grandi catene della distribuzione, in grado di sostenerne il costo, di accaparrarsi gli spazi commercialmente; la fase congiunturale in corso caratterizzata da aumenti dei costi delle materie prime e dei costi energetici (sebbene in fase di riduzione) e da una forte inflazione; la drammatica situazione internazionale con conflitti e instabilità del commercio a livello globale.
Sono esclusi dai finanziamenti i progetti d’impresa che includano, anche parzialmente, articoli per soli adulti; attività di scommesse e gioco d’azzardo; “compro oro”; armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi i fuochi d’artificio; la vendita di cannabis light; le attività di somministrazione di alimenti e bevande. In centro storico sono escluse anche le attività artigianali e commerciali con consumo sul posto.