Sarebbero incomprensioni legate a questioni di confine le cause che hanno indotto una coppia a compiere, da oltre un anno, condotte persecutorie nei confronti di un 68enne reggiano, loro vicino di casa.
Il 18 aprile scorso la vittima si è recata presso gli uffici della caserma dei carabinieri di Quattro Castella per denunciare le condotte delittuose subite da oltre un anno e mezzo ad opera dei nuovi vicini di casa. L’uomo riferiva che nell’estate del 2022 la coppia ha acquistato l’abitazione di fianco la sua, e sin da subito sono iniziate le problematiche tra le parti. Dall’acquisto la coppia, tramite l’utilizzo di cesoie, tagliava la catena del cancello (presente in quella posizione dal 1989 come da accordi con vecchio proprietario) rivendicando la proprietà del cancello con la relativa zona cortiliva annessa che, invece, secondo la documentazione in possesso del denunciante, è di sua proprietà. A nulla sono valsi i tentativi della vittima, anche tramite del suo geometra, di far comprendere alla coppia che era in errore. Questi avrebbero iniziato dapprima a minacciare di morte il vicino per poi porre in essere una serie di condotte persecutorie nei suoi confronti.
Dopo aver formalizzato la denuncia, alla luce dei fatti e a seguito delle investigazioni condotte, i militari di Quattro Castella acquisivano a carico della copia elementi circa la loro presunta responsabilità. Con le accuse di violenza privata e atti persecutori denunciavano quindi alla Procura di Reggio Emilia un uomo di 40anni e la compagna di 44. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.