Lungo il Consiglio comunale sassolese di ieri (18 marzo) il consigliere Tommaso Barbieri è intervenuto con una interrogazione a tema “giovani e associazionismo”, sottolineando l’inconsistenza delle azioni portate avanti in questi anni dall’Amministrazione Menani.
“Durante la passata campagna elettorale – afferma Barbieri – l’attuale sindaco si è presentato alla città promuovendo lo sviluppo di nuove aree dedicate ai giovani. Rispetto alle associazioni parlava poi: di un loro maggior coinvolgimento, di riutilizzo di “contenitori” storici del territorio, della realizzazione di aree polifunzionali. A poche settimane dalla conclusione del mandato, domandiamo: quali sono state, nei 5 anni, le attività proposte a favore del maggior coinvolgimento dei giovani? Quali gli interventi per lo sviluppo di questi nuovi contenitori? Come sono state coinvolte le associazioni giovanili e non, e quante ne sono nate di nuove? E in ultimo, quali spazi sono stati destinati a loro, come invece era promesso?”
Alla risposta dell’assessore Ruggeri, la quale ha sciorinato tutta una serie di azioni svolte a favore di giovani e associazionismo, Barbieri ha replicato che “della prima parte di questo elenco molto è attribuibile al percorso cominciato dalla precedente Amministrazione, percorso che l’attuale Giunta si è limitata a proseguire. Dopodiché assistiamo a un sostanziale vuoto, seguito solo da propositi per il futuro, propositi sostenuti dall’impiego di risorse del PNRR. Gli eventi di questi anni sono stati certamente tantissimi, a molti dei quali ho partecipato anche io come cittadino nella veste di co-organizzatore. Ma il tema è: i giovani sono soddisfatti? Siamo sempre qui ad aspettare che i ragazzi si facciano avanti o possiamo fare qualcosa per coinvolgerli direttamente? Facendo gruppo e interpellandoli maggiormente si potrebbe migliorare non poco la loro condizione, con un coinvolgimento che dovrebbe essere più deciso e trasparente. In veste di volontario e organizzatore ho ascoltato spesso risposte come sì certo questo si può fare, quest’altro si può fare, ma senza poi un aiuto concreto da parte dell’Amministrazione, che alle volte ha complicato gli aspetti più semplici”. Al di là della risposta in Consiglio, Barbieri ribadisce anche che “basta parlare con qualsiasi associazione del territorio o con qualsiasi ragazza o ragazzo che incontriamo in piazza per constatare come durante questi anni il lavoro svolto dagli amministratori sia stato per lo più passivo e attendista, rimanendo lontano dalle attività stesse e rispondendo ben poco alle vere necessità”.