I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola, hanno arrestato un 51enne italiano per aver violato il provvedimento del Giudice che aveva ricevuto a gennaio, nell’ambito di un’indagine per atti persecutori coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna.
All’epoca dei fatti, il 51enne era stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico, un dispositivo di controllo collegato ai computer dei Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna tramite un software di nuova generazione creato da una società italiana di telecomunicazioni specializzata nella telefonia terrestre e nelle connessioni a banda larga che vigila i movimenti delle persone sottoposte alla misura cautelare e che è in grado di allertare l’operatore dei Carabinieri qualora lo strumento violi i parametri impostati. Nella circostanza, il destinatario della misura cautelare era stato informato di non avvicinarsi alla persona offesa, mantenendo una distanza di almeno 500 metri.
Alle 19:00 di sabato 10 marzo 2024, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto un’allerta dal computer che li informava di una violazione della zona protetta da parte del 51enne nei confronti della persona offesa. Appresa la notizia dai colleghi di Bologna, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola si sono messi alla ricerca del 51enne trovandolo poco dopo in un bar della zona, situato ad una distanza inferiore di quella prevista dei 500 metri dall’abitazione della vittima, un’italiana sulla quarantina che si trovava in casa. Arrestato dai Carabinieri, il 51enne è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa di essere accompagnato nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per la convalida dell’arresto con giudizio direttissimo.