“Siamo molto soddisfatti per le dichiarazioni rilasciate ai quotidiani dal Sindaco Matteo Lepore in merito al piano ‘Bologna 30’. Abbiamo infatti apprezzato l’estrema chiarezza del Sindaco con cui ha risposto alle proposte avanzate dalle nostre categorie economiche. A questo punto non è più necessario aprire nessun tavolo di confronto tra Comune e categorie economiche, visto che non c’è materia su cui discutere. Viene cosi ad interrompersi quella possibilità di dialogo che l’Amministrazione ha sempre dichiarato per analizzare la forte insoddisfazione rappresentata dalle associazioni di categoria dei lavoratori e professionisti che sono tutti i giorni in strada”.
E’ il commento di Cna Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, Confesercenti Bologna e Confartigianato Bologna Metropolitana dopo le dichiarazioni sui quotidiani di ieri del Sindaco Lepore.
“E’ evidente dalle dichiarazioni del Sindaco – proseguono le Associazioni – che i dati scientifici sul tema ‘Bologna 30’ li possiede solo lui, mentre quelli portati avanti da chi chiede modifiche migliorative al piano non hanno valore”. “Le associazioni che giovedì sera hanno incontrato gli Assessori nella sede Cna – continuano Cna, Confartigianato, Confcommercio Ascom e Confesercenti – rappresentano oltre il 50% del sistema produttivo e delle imprese bolognesi. Gli Assessori presenti all’incontro siamo certi che abbiano riportato al Sindaco, assente all’incontro, i toni concilianti e la ricchezza di proposte migliorative che ogni associazione presente ha portato alla discussione. Sia quando hanno parlato presidenti e direttori, che quando sono intervenute le imprese socie interessate al tema dei 30 all’ora”.
“Leggendo le risposte del Sindaco – concludono le Associazioni – ci pare a questo punto davvero inutile aprire tavoli di confronto tra Associazioni economiche e Giunta comunale. Risulta evidente che in questo momento per il Sindaco sia più importante avere un confronto col Ministro Salvini e con altri esponenti del Governo. Crediamo che di questo ne siano consapevoli certamente le imprese bolognesi e molto probabilmente la stragrande maggioranza dei cittadini bolognesi”.