I luoghi estensi di Reggio Emilia hanno ottenuto attenzione oggi alla Bit – Borsa internazionale del turismo, in corso alla Fiera di Milano, dove è stato presentato il brand turistico-culturale a loro dedicato. Parte del Progetto Ducato Estense insieme con Ferrara, Modena, Sassuolo e zone della Garfagnana, Reggio Emilia ha ottenuto dal ministero della Cultura 14,5 milioni di finanziamento per la riqualificazione e valorizzazione di beni culturali di rilevante importanza che ora, nell’ambito dello stesso Progetto, si avviano a una promozione e diffusione anche turistica.
BENI – L’assessora a Cultura e Marketing territoriale Annalisa Rabitti ha perciò illustrato stamani le peculiarità e potenzialità attrattive della Villa quattrocentesca e del parco del Mauriziano, residenza dell’Ariosto, diplomatico e funzionario, oltre che massimo poeta e commediografo della Corte estense, di cui nel 2024 ricorre il 550° anniversario della nascita a Reggio Emilia; della Passeggiata Settecentesca dal Palazzo ducale di città alla Reggia barocca di Rivalta; dello stesso Palazzo e del Parco di Rivalta (il cui cantiere di restauro e valorizzazione è in corso); la sezione Estense del Nuovo Museo all’interno del Palazzo dei Musei; dei percorsi ciclabili e pedonali, con opportunità di escursioni di valenza anche naturalistica, per raggiungere questi monumenti. Non coinvolti nelle riqualificazioni del Progetto Ducato Estense, ma tra quelli fortemente connessi e significativi della cultura e dell’arte dei secoli di signoria estense a Reggio Emilia, sono stati annoverati fra gli altri monumenti di sicuro interesse quali la seicentesca basilica della Ghiara, la chiesa di San Girolamo e, nella fase finale del dominio estense che si fonde con la Repubblica Cispadana e il Risorgimento, il teatro Municipale ‘Romolo Valli’, la Sala e il Museo del Tricolore.
Ai beni artistici e culturali della città, si uniscono e si segnalano, negli itinerari turistici sino ad ora delineati dal Progetto, quelli della provincia: da palazzo e piazza Bentivoglio di Gualtiueri al palazzo Sacrati di Rubiera e alla rocca dei Boiardo di Scandiano, per citare qualche esempio.
HANNO DETTO – “Siamo felici di essere parte di questo importante Progetto di valorizzazione culturale e turistica, che realizziamo con il ministero della Cultura e con le altre città che furono parte degli Stati Estensi: per noi si tratta di cinque secoli di storia, arte e cultura umanistica e scientifica che riproponiamo a chi vorrà visitare Reggio Emilia, oltre che ai nostri concittadini – ha detto l’assessora Rabitti – Conclusi gli interventi riqualificativi, il Progetto Ducato Estense, con le rilevanti peculiarità che connotano la nostra città, si propone quale elemento attrattivo in grado di fare di Reggio Emilia una meta di viaggi e di scoperte. Siamo convinti che sapremo stupire i visitatori sia con la molteplicità dei temi e la diversità degli approcci, sia con la nostra proverbiale gentilezza e capacità di accogliere.
“Oggi – ha concluso Rabitti – il viaggiare si sta trasformando sempre più in un’esperienza coinvolgente, a tutto tondo, e certamente Reggio Emilia è una meta inedita e accattivante per coloro che non vogliano sentirsi ‘turisti’, ma viaggiatori curiosi e desiderosi di vivere i luoghi che incontrano”.
BRAND E LUOGHI – #Bella storia è il claim con il quale si presenta al pubblico il brand turistico-culturale “Ducato Estense”. Nato da un progetto promosso, finanziato e coordinato dal ministero della Cultura in accordo con gli enti locali dei territori coinvolti, ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio compreso tra Emilia–Romagna e Garfagnana che dal XIV al XIX secolo ha fatto parte, con alterne fortune, dello Stato Estense, il più longevo ed esteso territorio italiano dominato, senza soluzione di continuità, dalla stessa dinastia.
Una #Bella storia che si svolge lungo un naturale asse geografico che si sviluppa da Est a Ovest, alla ricerca di una trama narrativa coerente che conduce il viaggiatore, a partire dal cicloturista, o dall’ecoturista in generale, alla scoperta di nuovi orizzonti culturali sul piano intellettuale ed emotivo.
Dai paesaggi metafisici costellati dalle Delizie Estensi, ville e palazzi creati per il piacere della corte, fino alle aspre vette della Garfagnana, spesso connotate dalla presenza di edifici di ingegneria militare realizzati per difendere i confini più lontani, per passare poi attraverso le grandi capitali estensi di Ferrara, Modena e Reggio Emilia a cui si unisce Sassuolo con il suo magnifico palazzo ducale, dove le arti, grazie al mecenatismo degli Este, raggiunsero livelli di raffinatezza assoluti, “Ducato Estense” si propone come un’esperienza culturale e di viaggio di rara varietà ed intensità, capace di racchiudere in se molteplici tematiche.
SETTE ITINERARI – Tematiche tradotte in sette itinerari estensi che l’utenza può già scaricare dal sito www.ducatoestense.com riguardanti diverse espressioni del complesso mondo estense: le pareti dipinte della città di Ferrara, gli affreschi e le pinacoteche di Modena e Reggio Emilia, le dimore estensi in provincia di Ferrara, le delizie nelle province di Modena e Reggio Emilia, i borghi fortificati della Garfagnana, le fortificazioni dell’Appennino modenese e reggiano, i castelli della pianura, a cui si aggiunge una tematica relativa alle attività produttive che testimoniano come ancora oggi anche nel tessuto economico attuale è riconoscibile l’eredità estense.
Chi volesse comunque organizzare il proprio viaggio in totale autonomia, può consultare il sito e la web app per scaricare contenuti, materiali video-fotografici e dettagliati approfondimenti o visitare la sezione Ducato Estense del portale Tourer.it che offre all’utente una mappa interattiva precisa ed affidabile del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna.
CENSIMENTO – Con un’azione capillare, infatti, tutti i 240 beni architettonici e culturali estensi censiti sul territorio sono stati oggetto di una campagna di documentazione fotografica e per più della metà di essi sono state effettuate anche riprese video montate poi in diversi formati e minutaggi (dallo spot di pochi secondi per la comunicazione sui social, fino ad un video documentario di circa 30 minuti che ripercorre l’intera storia della dinastia d’Este).
“Ducato Estense” rappresenta una parte del più vasto progetto “1 miliardo per la Cultura” e si è avvalso di 70 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 stanziati dal Cipe nel 2016 di cui 69 per l’apertura di 26 cantieri di restauro e/o riqualificazione e 1 milione per la comunicazione. I comuni coinvolti nel progetto sono stati 70.
INTESA FRA CITTÀ – È stato inoltre attivato un protocollo di intesa tra i comuni coinvolti nel progetto, con capofila il Comune di Sassuolo, per costituire una rete tra le Amministrazioni locali e altri soggetti interessati al fine di garantire la governance e l’affermazione del brand “Ducato Estense” per i prossimi anni.