Reggio Emilia, bilancio dei carabinieri: il 2023 contrassegnato da truffe e violenze di genere

Il 2023 è stato un anno d’intenso lavoro per i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia il cui impegno nelle molteplici attività istituzionali si è concretizzato attraverso:

  • 930 servizi di pattuglia e perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 40780 Carabinieri; 1.624 servizi di Ordine Pubblico, che hanno visto operare 3.091 militari;

Identificate 88.912 persone e controllati 68.782 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto:

  • 255 arresti per vari delitti;
  • la denuncia di 857 persone per molteplici reati;
  • 360 i reati scoperti con l’identificazione dei responsabili (tra cui 2 omicidi, 58 rapine, 237 furti, 425 truffe e frodi informatiche, 90 reati di spaccio di stupefacenti, 12 estorsioni, 23 violenze sessuali, 3 atti sessuali con minorenni);

Intensa anche l’attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 452 sinistri stradali. In tale ambito, risultano:

  • 1 persona arrestata e 7 denudiate in stato di libertà per omicidio stradale;
  • 108 le persone denunciate all’A.G. (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti);
  • 1740 le rilevate infrazioni al codice della strada;
  • 108 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza);
  • 157 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

Incessante e rilevante anche l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, come documentato dai sottonotati dati di sintesi:

ATTIVITA’ ANTIDROGA 2023
Reati consumati 90
Reati scoperti 90
Persone arrestate 62
Persone denunciate 66
Assuntori segnalati 225
Hashish sequestrato 10 Kg.
Marijuana sequestrata 3 Kg
Cocaina sequestrata 71 Kg
Eroina sequestrata 1 Kr.
LSD ed ecstasy 100 dosi

L’elemento di conferma nel 2023, documentato dalle indagini antidroga concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, è certamente l’approvvigionamento di droghe anche attraverso “spedizione” via posta o l’acquisto di quelle sintetiche in internet sia attraverso il deep web ovvero quella parte di internet nascosta ai grandi motori di ricerca nella quale si trova di tutto che attraverso i social: telegram su tutti.

Un anno quello che si appresta a terminare in cui si è continuato a registrare il significativo impegno dell’Arma reggiana contro la criminalità organizzata come dimostra anche, per ultimo, la recente esecuzione di una misura di custodia cautelare da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi e Reggio Emilia che ha portato all’arresto di un presunto capo del clan “Lamendola-Cantanna” della Sacra Corona Unita, che si era sottratto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo salentino, eseguita lo scorso 18 luglio nella provincia di Brindisi e in altre province pugliesi, e che è stato localizzato e arrestato dai Carabinieri a Correggio. A inizio anno gli stessi carabinieri reggiani con la DIA hanno eseguito una confisca definitiva di beni, denaro e società, sequestrati per un valore iniziale di 13 milioni di euro, tra Reggio Emilia, Modena, Parma, Perugia, Crotone e Cutro, nonché conti bancari in Lituania e Romania, nei confronti di 10 persone, quattro delle quali all’epoca dell’esecuzione si trovavano in carcere perché giudicate appartenenti a una famiglia di stampo ‘ndranghetista, di origine cutrese, legate al clan di Nicolino Grande Aracri. Importante anche il contributo informativo fornito dall’Arma reggiana alla Prefettura di Reggio Emilia per la successiva adozione dei provvedimenti interdittivi antimafia emessi nel corso del 2023.

Dall’inizio dell’anno, al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute circa 150.000 richieste telefoniche, oltre 400 al giorno. Di queste, 2.784 (7 al giorno) per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini.

Un fenomeno in costante crescita quello delle litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche, che nel corso del 2023 ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al maggior coraggio avuti dalle stesse vittime che hanno trovato la forza di denunciare in virtu’ delle recenti disposizioni emanate a loro favore dalle disposizioni di legge del Codice Rosso. In particolare:

  • 235 le persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia (ipotesi di reato da cosiddetto codice rosso) ;
  • 219 le persone arrestate e denunciate per lesioni personali;
  • 45 denunciate per percosse;
  • 163 persone denunciate per minacce;

Relativamente al fenomeno del disagio giovanile e i reati ad esso correlati 104 sono stati i minori segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna. Le condotte illecite si sono concretizzate in attività delittuose concernenti principalmente i reati minacce, lesioni personali, rapine e danneggiamenti.

Un 2023 che ha continuato a registrare l’ignobile e vile condotta di taluni malviventi dediti alle truffe agli anziani. Al riguardo, grazie all’incessante campagna informativa di sensibilizzazione portata avanti anche nel 2023 dai Carabinieri di tutta la provincia di Reggio Emilia (sensibilizzazioni durante le messe, incontri promossi dai Carabinieri con gli anziani dei vari paesi, spot televisivi ed articoli stampa, ecc…) ed ai reiterati inviti a diffidare degli estranei, chiamando immediatamente il 112, possono essere considerati molto soddisfacenti i risultati ottenuti (una trentina quelle sventate). Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo – senza precedenti – per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative avviate nel corso del 2023 e che a ottobre ad esempio hanno visto i carabinieri di Castellarano arrestare un 31enne di origine napoletana specialista nel compimento della truffa cosiddetta della “cassetta di frutta”: a bordo di un furgoncino girava per il nord Italia e, con la scusa di vendere frutta, prendeva di mira soprattutto gli anziani, avvicinati con la promessa di avere una cassetta di prodotti in regalo per poi derubarli dei soldi e portafogli.

Nel corso del 2023, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri reggiani nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre 1.000.000 di euro, sottratta alla malavita e restituita ai derubati. Attività preventiva agevolata dai “nuovi strumenti” fortemente voluti dall’Arma, in virtù del principio della sicurezza partecipata, quali il cd. protocollo di vicinato e le telecamere intelligenti dei presidi comunali, veri punto forza del contrasto preventivo alla criminalità predatoria.

Un 2023 significativo e di intenso lavoro, per i carabinieri reggiani, ulteriormente “impreziosito” dalla specialità dei Carabinieri Forestali che, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio, hanno proseguito ad aumentare le competenze e le specificità nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nella sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare. Significativo l’impegno dei Carabinieri Forestali reggiani sul fronte delle indagini finalizzate a contrastare le condotte illecite concernenti i rifiuti.

Il 2023 ha visto anche il rinnovo e l’arricchimento della compagine Arma, con l’assegnazione di un nuovo ufficiale il Tenente Colonnello Gianluigi Bevacqua assegnato quale Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia oltre all’assegnazione nel corso dell’anno di oltre 60 nuovi carabinieri (di cui 41 ad inizio del mese di dicembre) per rinforzare i reparti dell’Arma dislocati tra Reggio Emilia e Provincia. Nuovi innesti che contribuiranno ad accrescere i livelli di sicurezza garantendo rassicurazione sociale delle comunità rafforzando l’efficacia della rete dei servizi di prossimità al cittadino, rappresentati dalle 38 Stazioni una Tenenza e tre Compagnie dipendenti dal Comando Provinciale di Reggio Emilia. Incremento che ha consentito anche di garantire la recente revisione degli orari di apertura delle caserme che sono stati incrementati con il fine di garantire una ancor più ampia possibilità per i cittadini di trovare nelle stazioni capillarmente diffuse su tutto il territorio provinciale un punto di riferimento dove poter rappresentare le proprie istanze e problematiche. Tra gli oltre 60 nuovi carabinieri anche una buona quota di personale femminile che sarà impiegata con priorità rispetto ai reati rientranti nella sfera del codice rosso per far sì che le vittime, grazie anche agli ambienti creati a Reggio Emilia e provincia nell’ambito del progetto denominato “Una stanza tutta per sé”, siano adeguatamente sostenute nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’Ordine e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona. Si tratta di attenzioni messe in atto al fine di consentire alla donna vittima di tali reati di sentirsi a proprio agio nel raccontare di volta in volta le emozioni negative vissute.