Discusso e approvato nella seduta del 19 dicembre in Consiglio comunale il conto preventivo 2024, che imposta la spesa pubblica sul territorio formiginese per il triennio. Per il 2024 la spesa corrente si assesterà su un totale a pareggio di 47,6 milioni di euro: in particolare vengono impegnati 8,8 milioni per lo sviluppo del territorio, 5,7 per l’istruzione, 5,2 per il sociale, 2,9 per sport, cultura e turismo, 2,3 per la sicurezza.
Ma quali sono le scelte qualificanti di questa programmazione finanziaria? In primis continuare a ridurre il debito, più che dimezzato da 57 a 25 milioni di euro in due legislature: è evidente l’impatto positivo di uno sforzo in questa direzione anche sui rimborsi di rate e prestiti, in una fase di rialzo del costo del denaro. Ma anche la totale invarianza da nove anni di tutte le imposte, rette e tariffe dei servizi alla cittadinanza, in un periodo di alta inflazione che aumenta il costo della vita per le famiglie. Non mancano le agevolazioni, con la previsione della completa esenzione dall’addizionale comunale IRPEF per i redditi fino a 10mila euro. Come forma di sostegno alle imprese, continua l’impegno del Comune nel rispetto e diminuzione dei tempi di pagamento: la norma prevede che debbano essere effettuati in 30 giorni, a Formigine la media si assesta ora su 15 giorni. Per quanto concerne la parte investimenti invece gli atti approvati includono 25 milioni di investimenti nel triennio effettuati anche alla capacità di raccogliere risorse esterne (3,9 milioni attirati solo nel 2022), interventi dedicati in primis a sociale, scuola, sport, sostenibilità. Sul 2024 il piano investimenti prevede fra le altre cose l’adeguamento sismico ed energetico della Palestra Ascari di Casinalbo per 1,7 milioni, la riqualificazione del Parco dello Sport per 339mila euro, manutenzioni strade, ciclabili e arredi urbani per 780mila euro. Ad altri efficientamenti energetici e tecnologie per la smart city verranno dedicati 260mila euro, e si inizieranno gli interventi di ricucitura del territorio previsti dal piano strategico “Il cuore verde del distretto”, iniziando da Via Gramsci. Su via Gramsci si continuerà nel 2025 con il secondo stralcio da 300mila euro e 550 saranno dedicati al completamento del collegamento Formigine – Corlo; 600mila euro verranno dedicati alla messa in sicurezza del tratte centrale di via Giardini a Casinalbo, e 4,5 milioni sono previsti per il nuovo polo scolastico Prampolini 0-6 anni, e ancora 263mila euro per manutenzioni straordinarie di ciclabili, strade e arredo urbano. Il triennio del piano si conclude col 2026 che prevede interventi sullo stadio Pincelli (760mila euro), Museo della Civiltà Contadina (500mila euro), riqualificazione della Pieve di Colombaro (1,5 milioni), ancora ricuciture dal progetto urbano strategico con 900mila euro per il collegamento Formigine – Fiorano, 400mila euro per la messa in sicurezza di Via Don Franchini e via Sant’Antonio, 400mila per la riqualificazione di via San Francesco in centro storico, altri 300mila euro complessivi per manutenzioni ciclabili (in particolare per la Modena – Maranello), infine 3,2 milioni sono previsti per il nuovo tratto di collegamento via Don Franchini – via Mazzacavallo. “Equilibrio, efficienza, equità – afferma il Sindaco Maria Costi – ma anche innovazione e reciprocità sono i criteri che ci hanno guidato nella costruzione di questo bilancio, e questa impostazione sul lungo periodo ci ha consentito di più che dimezzare il debito ma anche di fare salire il valore del nostro patrimonio fino ai 236 milioni del 2024. Nei prossimi sei mesi raccoglieremo anche il frutto del lavoro della legislatura, e riconsegneremo ai cittadini 13 ulteriori investimenti fra riqualificazioni e nuovi interventi dedicati a sicurezza sociale e stradale, sport e scuola: tre rotonde, numerosi tratti ciclabili, un impianto fotovoltaico, un parcheggio da oltre 100 posti, le scuole Don Mazzoni e il nido Alice, le palestre Fiori e Ferraguti e una nuova palestra all’aperto, la ex casa del custode di Villa Gandini e il parco delle Tre Fontane con la torre dell’acquedotto”.