La società cooperativa Motem Service avrà tempo fino a maggio 2024 per sottoscrivere la convenzione per la realizzazione del progetto di ampliamento dell’impianto di recupero di materiali da rifiuti non pericolosi in strada Cavo Argine ad Albareto. Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 7 dicembre, infatti, ha dato il via libera alle modifiche della convenzione urbanistica in favore della società Motem Service approvata dallo stesso Consiglio lo scorso febbraio insieme al parere preventivo sulla variante urbanistica necessaria per consentire l’intervento.
Si sono espressi a favore della delibera Pd, Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi, Modena civica, M5s; astenuti Gruppo indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa popolare, Modena sociale – Indipendenza!, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Dopo l’assenso preventivo del Consiglio, è arrivato a conclusione l’iter della Conferenza dei servizi decisoria convocata da Arpae, che in maggio ha rilasciato il Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) in variante agli strumenti urbanistici. La proroga deliberata è di 12 mesi dall’adozione del Paur.
“Con questa modifica – ha affermato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – concediamo più tempo alla società Motem Service per perfezionare gli atti con la banca per le fideiussioni e potrà produrre la fideiussione per le opere di mitigazione extra comparto all’atto dell’inizio dei lavori”.
I lavori previsti riguardano l’ampliamento dell’area in strada Cavo Argine da adibire a centro di recupero di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da demolizioni e costruzioni in cantieri, visto l’incremento di carico di lavoro riscontrato negli anni anche in considerazione della chiusura di centri di recupero materiali nei dintorni di Modena. La proprietà allargherà l’attività sulla porzione di area agricola adiacente all’attuale centro di recupero, sempre all’interno del confine di proprietà, modificata da zona agricola a zona D, corrispondente a Edifici specialistici produttivi, attraverso la variante agli strumenti urbanistici.
Con l’ampliamento sarà possibile una riorganizzazione delle aree e una migliore gestione dell’attività attraverso lo stoccaggio temporaneo di materiali suddivisi in diversi cumuli di minore altezza rispetto a un unico cumulo indifferenziato, tali da favorire il riciclo e riuso degli stessi in un’ottica di sostenibilità ambientale di differenziazione dei prodotti. La maggior disponibilità di materiale di riciclo potrà contribuire a evitare almeno in parte di attingere o di creare nuove cave per reperire materiali in natura, preservando il territorio da ulteriori sfruttamenti e incentivando il riuso di materiali. L’ampliamento risponde inoltre al criterio di prossimità e di riduzione al minimo dello spostamento di mezzi.
Quello di Motem Service rientra tra gli impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 tonnellate al giorno. Finora la società ha esercitato regolarmente l’attività di recupero rifiuti su una porzione dell’area di proprietà corrispondente a 5 mila 859 metri quadrati, mentre l’area di svolgimento delle attività di stoccaggio istantaneo e annuale di rifiuti in progetto è pari a 12 mila 865 metri quadrati e circa 10 mila 800 metri quadrati saranno interessati da opere di mitigazione a verde come la realizzazione di un terrapieno, la piantumazione di una siepe rurale alberata e arbustiva, oltre alla predisposizione di un’area a prato, con l’obiettivo di favorire una migliore integrazione tra l’attività svolta e il paesaggio circostante. È inoltre prevista la costruzione di un nuovo edificio di 700 metri quadrati di superficie ad uso magazzino con annessi uffici, dotato di impianto fotovoltaico. Complessivamente le opere di mitigazione ambientale in programma hanno un valore pari a 342.550 euro e comprendono anche la realizzazione di un impianto di irrigazione e la sistemazione di strada Cavo Argine per un tratto di poco superiore ai 700 metri (dall’incrocio con strada Munarola all’area di intervento) con una ripavimentazione in asfalto colorato e la realizzazione di due piazzole di sosta per consentire il passaggio alternato di camion e automezzi. La società utilizzerà un impianto di frantumazione mobile per circa 60 giorni lavorativi all’anno e per una quantità massima di rifiuti in ingresso pari a 44 mila tonnellate all’anno.