Una nuova collaborazione prende corpo, nel solco della terza missione della funzione sociale dell’Università, tra il mondo della scuola e l’Officina Informatica DET – Diritto, Etica e Tecnologie del CRID, Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, diretto dal Prof. Thomas Casadei.
La collaborazione ha lo scopo di orientare l’uso consapevole dello smartphone tra i più giovani seguendo il percorso sviluppato a partire dall’incontro con la realtà dei “Patti Digitali” (che ha come capofila il Centro “Benessere Digitale” dell’Università di Milano-Bicocca diretto dal Prof. Marco Gui: www.pattidigitali.it) e con la rete dei genitori di “Aspettando lo smartphone” di Milano.
Questa sinergia si manifesta nell’iniziativa “Aspettando lo Smartphone”, che mira a stabilire una rete di supporto e guida per i genitori e gli educatori nella navigazione delle sfide poste dall’educazione digitale.
Siffatta iniziativa, originata all’inizio dell’anno da un gruppo di genitori modenesi, guidati da Laura Garavini, Francesca Zedda e Annarita Manni, mira a indagare le implicazioni del possesso di uno smartphone da parte di bambini dai 7 ai 12 anni.
L’obiettivo è esaminare i benefici e i rischi connessi, comprendere la gestione dell’accesso a internet e ai social media, e valutare l’impatto su vite individuali e sull’equilibrio familiare.
Per conoscere più da vicino questo progetto è stato promosso un incontro venerdì 17 novembre alle ore 20:30 presso la Sala Gradoni della Scuola G. Ferraris in Via Divisione Acqui 160, Modena.
Il tema dell’incontro “I nostri figli e lo smartphone: facciamo un patto?” invita alla riflessione e all’azione collettiva per definire regole comuni per la consegna e l’uso dello smartphone ai propri figli e figlie.
Il dialogo sarà arricchito dalla presenza di esperti nel campo dell’etica digitale e dei diritti legati alle tecnologie: la Dott.ssa Claudia Severi e il Dott. Casimiro Coniglione dell’Officina Informatica DET – Diritto Etica Tecnologie del CRID. Il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha peraltro di recente portato a termine, nell’ambito del percorso “Violenza e social network: analisi e percorsi di educazione alla legalità” (coordinato dall’Ufficio legalità e sicurezze del Comune di Modena e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della L.R. Emilia-Romagna n° 18/2016), il Progetto “Prevenire e contrastare la violenza in (e attraverso) la rete” (), mediante il quale si sono messi a fuoco i rischi per le nuove generazioni nell’uso dei social-network ed è emerso il bisogno appunto di patti educativi che possano prevenire questo tipo di rischi.
A condurre il dibattito saranno anche Laura Garavini e Francesca Zedda, genitori promotori di “Aspettando lo Smartphone”, che condividono la visione di un approccio riflessivo e informato all’educazione digitale.
La partnership con il CRID si inserisce nel contesto più ampio dell’iniziativa “Patti di Comunità per l’Educazione Digitale”, un progetto volto appunto a esplorare l’uso consapevole dello smartphone tra i preadolescenti.
Grazie al patrocinio del Comune di Modena e alla collaborazione con l’Associazione Bandolo, sono state organizzate due serate informative presso gli istituti IC6 e IC7, coinvolgendo oltre 200 genitori. Più di cento hanno aderito, firmando il “Patto dei Genitori di Aspettando lo Smartphone – Modena”.
I Patti Digitali di Comunità, che coinvolgono genitori, scuole, istituzioni ed entità educative, mirano a promuovere alleanze educative solide.
L’obiettivo è creare una comunità educativa unita che fornisca linee guida autorevoli e coerenti nell’ambito dell’educazione digitale.