Completato il trasferimento del Centro Regionale per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), con l’attività di degenza, ordinaria e diurna, ed un servizio ambulatoriale specialistico dedicato ai Disturbi della Nutrizione e Alimentazione di secondo livello, ospitato presso i padiglioni G e F dell’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna. Il Centro DNA, riferimento per queste patologie a livello nazionale, ha seguito solo nel 2022 433 casi con 190 nuovi accessi.

“Un trend in costante crescita almeno negli ultimi 4 anni (+30% dei pazienti presi in carico)” precisa Antonia Parmeggiani, Neuropsichiatra infantile responsabile del Centro regionale. “Il lavoro dell’equipe multiprofessionale dedicata ai disturbi alimentari, costituita da medici (neuropsichiatri infantili, pediatri), psicologi, dietisti, infermieri e OSS rappresenta il fulcro della presa in carico psico-nutrizionale di questi disturbi in collaborazione naturalmente con i pediatri, i medici di medicina generale e i neuropsichiatri del servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza territoriale. La rete assistenziale è fondamentale per la cura dei DNA e per questo, è in corso la definizione di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per l’età evolutiva e per l’adulto” conclude la specialista.

“A livello epidemiologico è significativo porre in evidenza l’impatto psicologico e l’aumento dell’incidenza dei DNA a seguito della pandemia SARS-COV-2” ha sottolineato Duccio Maria Cordelli, Direttore della Neuropsichiatria infantile dell’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche.

Il forte stress psicologico durante il periodo di lockdown ha infatti causato un aumento importante di comportamenti tipici dei disturbi alimentari tra cui: saltare i pasti, sensazione di perdita di controllo, episodi di abbuffata. La solitudine, la non frequenza scolastica, la coabitazione prolungata con i familiari, la restrizione dell’attività motoria, la modificazione delle abitudini alimentari e dello stile di vita familiare hanno contribuito alle difficoltà psicologiche dei pazienti affetti da DNA.

Grazie a Bimbo Tu, inoltre, oggi nasce la sala giochi del Day Service Pediatrico presso il padiglione F dell’Ospedale Bellaria a cui afferiscono i piccoli pazienti della Neuropsichiatria Infantile, della Medicina Riabilitativa Infantile e dell’Unità operativa dedicata ai Disturbi dello Spettro Autistico.

“Festeggiamo oggi il completamento del trasferimento del Centro Regionale per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione in Età Evolutiva all’interno di un polo di eccellenza come l’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche. Doppia festa perché, insieme a Bimbo Tu, inauguriamo anche la nuova sala giochi che è solo il più recente esempio della stretta collaborazione con le Associazioni del Terzo settore che da sempre caratterizza l’attività del Centro di riferimento regionale” ha dichiarato Paolo Bordon, Direttore generale dell’Ausl di Bologna.

L’Associazione Bimbo Tu ha allestito, grazie al sostegno di Rotary Club Bologna e Beneficentia Stiftung, la nuova Sala Giochi “Lucrezia”: un’area ludica, al centro del Day Service Pediatrico.

La posizione strategica e le pareti trasparenti adesso permettono ai medici di osservare meglio i piccoli pazienti mentre aspettano di essere visitati. Approfittando dei loro momenti di svago, è infatti possibile valutare con maggiore accuratezza l’efficacia delle terapie.

La ristrutturazione fa parte del “Progetto Lucrezia” di Bimbo Tu, dedicato ad una piccola paziente venuta a mancare anni fa a causa di un tumore al cervello. A decorare la nuova Sala Giochi “Lucrezia” sono le grafiche ARKLAB, a cura di Enrico Gamberini.

“Bimbo Tu è sempre al fianco di IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, soprattutto quando si parla di ragazzi e ragazze, e ha intenzione di mantenere, laddove è possibile, un livello adeguato di umanizzazione delle cure offerte ai piccoli pazienti, alle loro famiglie e alle necessità dell’ospedale. Da qui è nata l’idea di trasformare una sala giochi già esistente, ma non più adeguata alle attuali necessità, in uno spazio completamente rinnovato e rispondente alle esigenze del Day Hospital del reparto pediatrico”, ha sottolineato Alessandro Arcidiacono, Presidente Bimbo Tu.

A conclusione del taglio del nastro della nuova Sala giochi pediatrica sono intervenuti per ringraziare l’Associazione anche Luca Rizzo Nervo, Assessore del Comune di Bologna con deleghe Welfare e salute, nuove cittadinanze, fragilità, anziani; Antonella Cersosimo, Direttrice della Medicina riabilitativa infantile e Paola Visconti, Direttrice UO Disturbi dello spettro autistico.

 

Epidemiologia dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA)

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) sono patologie psichiatriche, originate da cause multifattoriali, caratterizzate da comportamenti disfunzionali dell’alimentazione, legate ad un alterato consumo del cibo. Come conseguenza tali disturbi generano un deterioramento della salute fisica, della qualità di vita e dei rapporti sociali delle persone che ne soffrono. Si tratta di malattie in crescita nei Paesi industrializzati (non solo occidentali ma anche orientali), particolarmente insidiose quando esordiscono nel corso dell’età evolutiva dove i fattori predisponenti sembrano essere l’obesità o la scarsa crescita infantile. Ad oggi c’è un ampio dibattito in ambito scientifico sulle cause di questi disturbi: quel che è certo è che intervengono fattori genetici, ambientali, culturali e psicosociali.

Sebbene i pazienti affetti siano per lo più di sesso femminile, negli ultimi anni si registra un rilevante aumento della frequenza della patologia anche per il sesso maschile, nonché di forme atipiche. Tra i DNA si ricordano l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, l’alimentazione incontrollata e l’ARFID. In particolare, in quest’ultimo disturbo, a fronte di una restrizione alimentare, non sono però presenti particolari errate percezioni del corpo, tipiche delle altre patologie.

L’anoressia nervosa è una patologia che si manifesta sempre più precocemente, a partire dall’infanzia. Non sono però da sottovalutare le forme atipiche, nelle quali la diagnosi talvolta può essere ritardata, implicando un possibile peggioramento della prognosi. I DNA si associano spesso ad altre psicopatologie come il disturbo d’ansia, la depressione, il disturbo ossessivo compulsivo, i disturbi di personalità e il disturbo dello spettro autistico. Le complicanze mediche possono essere rilevanti e a carico di vari organi e apparati, motivo per cui la presa in carico richiede l’intervento di un’equipe multiprofessionale e, nelle forme più severe, è indicata la presa in carico ospedaliera con ricovero h24.