In occasione delle giornate dedicate alla Commemorazione dei defunti, fino all’8 novembre il cimitero di San Cataldo a Modena è aperto con orario continuato dalle 8 alle 17, mentre i cimiteri del forese sono accessibili dalle 8 alle 20.
Anche l’ufficio amministrativo del cimitero di San Cataldo è aperto al pubblico dalle ore 8 alle 17.
Per tutto il periodo, inoltre, nei cimiteri cittadini sono stati intensificati i servizi di controllo da parte della Polizia locale, con presidio anche da parte dei volontari di diverse associazioni: Aeop, Ana, Anc, Fareambiente, Gel, Gev, Narxis e Vivere sicuri.
I volontari, che agiscono col coordinamento del Comando di via Galilei, rappresentano un punto di riferimento per i visitatori, sensibilizzando anche a adottare comportamenti utili a prevenire alcune tipologie di reati. Sono facilmente riconoscibili dalla divisa dell’associazione a cui appartengono.
I volontari, inoltre, distribuiscono materiali informativi, in accordo con l’Ufficio Legalità e sicurezze del Comune, incentrati sui consigli sui comportamenti utili da adottare per una visita in sicurezza e, più in generale, sulla prevenzione dei reati.
Da giovedì 9 novembre saranno ripristinati i normali orari di apertura del cimitero di S. Cataldo che fino a fine marzo sarà accessibile dalle 8 alle 16; anche l’Ufficio amministrativo riprenderà il consueto orario dalle 8 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17, escluso i festivi. Dalla stessa data i cimiteri del forese saranno accessibili dalle 8 alle 18.
IN SEI CASI SU DIECI SI SCEGLIE LA CREMAZIONE
Sono ormai più di sei su dieci i modenesi che scelgono la cremazione rispetto alle sepolture o ai loculi. La tendenza è cresciuta negli ultimi anni (nel 2015 erano poco più del 40 per cento), e continua gradualmente ad aumentare: alla metà di ottobre di quest’anno, infatti, il dato statistico è del 63,5 per cento, dopo che nel 2021, con l’impulso dovuto alle conseguenze della pandemia, si era raggiunto il 60,5 per cento.
In esattamente la metà dei casi, le ceneri dei defunti cremati nel corso del 2022 sono state tumulate nei cimiteri, nell’11 per cento dei casi sono state affidate a familiari residenti nel comune, mentre nel restante 39 per cento sono state disperse in aree concordate.
L’analisi dei dati che si riferiscono alle scelte dei cittadini modenesi, realizzata dal Servizio statistica del Comune di Modena in occasione delle giornate dedicate alla Commemorazione dei defunti, evidenzia per gli ultimi anni una crescita graduale: nel 2017 erano ancora meno della metà (il 46,4 per cento), per poi raggiungere il 51 per cento tra 2018 e 2019 e passare al 58,2 per cento nel 2020, con l’inizio della pandemia, per raggiungere il 60,5 nel 2021 e il 60,2 lo scorso anno.
La percentuale più elevata di cremazioni, l’80 per cento di tutti i defunti residenti, è stata registrata nell’aprile del 2020, durante la pandemia.
I Servizi demografici del Comune, nell’anno 2022 hanno registrato in città 2.149 deceduti fra i residenti. Il 40 per cento sono stati sepolti in terra, loculi o cappelle. Di questi, il 34 per cento sono stati sepolti a San Cataldo, un altro 32 per cento nei cimiteri frazionali di Modena, e il restante 34 per cento in altri comuni italiani.