Riaperta questa mattina al transito la Fondovalle Savena, chiusa da marzo scorso per una frana. Al taglio del nastro presso la fontanella delle “Gole di Scascoli” erano presenti gli Amministratori dei cinque Comuni interessati (Pianoro, Loiano, Monghidoro, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro), Marco Monesi in rappresentanza della Città metropolitana, tecnici e referenti delle imprese esecutrici dei lavori.
La strada intercomunale Fondovalle Savena (FVS), di competenza della Città metropolitana di Bologna, comincia a Pianoro Vecchio all’intersezione con la rampa che la collega al tracciato storico della Futa (oggi di competenza ANAS) e termina dopo oltre 25 km in località Cà di Pallerino, attraversando i Comuni di Loiano, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro e Monghidoro.
La strada è stata interessata nei primi giorni di marzo del 2023 da una caduta di massi durante una nevicata, che ha sfondato le protezioni esistenti all’altezza delle Gole di Scascoli (al km 13), tratto già interessato in anni passati da frane e successivi lavori di ripristino, e che si riteneva potesse risolversi con il semplice sgombero.
Non appena si è potuta approfondire la situazione, si è invece verificato che l’ammasso da cui era partito il distacco era esso stesso fortemente deteriorato, quindi non più in grado di sostenersi e di sostenere la rete di protezione. Dopo poche settimane di scavo si è dovuto prendere atto della profondità elevata, e non superficiale come auspicato in un primo momento, della frantumazione rocciosa. È stato dunque necessario scavare l’intera parete per una profondità di diversi metri, scaricando a valle, quindi sulla strada in quel punto stretta tra la roccia e il fiume, il materiale scavato. Per svolgere queste operazioni si è dovuto chiudere la strada per quasi otto mesi e deviare il traffico da Bologna verso Monghidoro su via Monzuno-Brento oppure sulla SS 65 Futa, mentre quello verso valle su via Orioli- Anconella.
Nella fase iniziale del cantiere, l’alluvione di maggio 2023 ha complicato la situazione, danneggiando il tratto a monte e a valle del cantiere, sempre all’interno del tratto interdetto al traffico.
Complessivamente a oggi Città metropolitana di Bologna ha stanziato nel 2023 per il dissesto idrogeologico della Fondovalle Savena 1.920.000 euro, solo parte dei quali (circa un terzo) rientrano nelle richieste di rimborso alla struttura commissariale per i danni dell’alluvione.
I lavori finanziati con questi investimenti non sono ancora terminati, ma consentono il transito in sicurezza a senso unico alternato regolato da semaforo.
“La riapertura al traffico della Fondovalle Savena, in anticipo sui tempi previsti, è davvero una bella notizia per tutti i cittadini e le imprese dei nostri comuni montani. Affrontare l’imminente stagione invernale avendo a disposizione solo la viabilità sulla strada statale Futa, anch’essa colpita da molti smottamenti e frane, destava non poche preoccupazioni da parte di tutti – ha dichiarato Fabrizio Morganti, sindaco di Loiano – Un ringraziamento alla Città metropolitana e ai loro tecnici per la messa a disposizione immediata dei fondi e alle imprese che hanno lavorato incessantemente in questi mesi”.
“Causa un brutto infortunio, mi dispiace non essere presente oggi con i tecnici della Città metropolitana, l’impresa, gli amministratori locali e i cittadini – dichiara Paolo Crescimbeni, consigliere metropolitano delegato alla Manutenzione delle strade e infrastrutture viarie – La mia gioia rimane però identica per questa riapertura che avviene anticipando i tempi promessi. La proposta iniziale era quella di completare l’intervento entro la fine dell’autunno. Durante le assemblee pubbliche, molto partecipate, avevamo spiegato come fosse complesso l’intervento e che la Città metropolitana avrebbe messo tutte le risorse umane ed economiche necessarie. Ci eravamo anche presi l’impegno con i cittadini e gli amministratori di fare il prima possibile provando a concludere per la fine di ottobre, evitando anche la stagione invernale. Così è stato, anche grazie alle scelte tecnologiche e a tanto impegno. Vorrei quindi ringraziare tutti quanti hanno collaborato per questo bel risultato”.
“Oggi abbiamo aperto, seppur a senso unico alternato, questa importante arteria di collegamento metropolitano e interregionale, questo è stato possibile grazie all’impegno del collega Paolo Crescimbeni, consigliere delegato alla Mobilità, dei tecnici metropolitani, l’impresa Marchesi e le loro maestranze – ha commentato Marco Monesi, figura di supporto politico per il coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione sul territorio – Ovviamente dopo quest’ultima, che non è stata causata dalle alluvioni di maggio, abbiamo reso utilizzabili quasi tutte le strade provinciali; appena perverranno le risorse provvederemo a renderle tutte perfettamente transitabili”.