L’oasi naturalistica di via Francesa sarà al centro di un progetto europeo per la salvaguardia della tartaruga “nostrana”, cioè la testuggine palustre (“emys orbicularis”): l’assessore all’Ambiente Riccardo Righi ha proposto al Consiglio comunale una convenzione con l’Ente Gestione Parchi dell’Emilia Centrale e la “Panda Carpi” Aps, ottenendo l’unanimità dei consensi. Il progetto si chiama “Life URCA pro Emys”, dove “Urca” è l’acronimo delle parole inglesi “URgent Conservation Actions”, cioè “azioni urgenti di conservazione” per la “emys orbicularis”, specie protetta: cofinanziato al 60% dall’Unione Europea, prevede per ora uno stanziamento di 52.000 euro a favore dell’oasi di Fossoli.
La convenzione approvata ieri sera regolamenta i rapporti di gestione all’interno della “Francesa” per questo programma a lungo termine, il cui scopo è appunto «migliorare la conservazione della testuggine palustre autoctona in Italia e Slovenia» – che è l’altro Paese coinvolto, per un totale di 55 siti (una ventina dei quali in Emilia-Romagna). Fra i soggetti coinvolti Unimore, Acquario e Centro studi bionaturilistici di Genova.
Spiega Righi: «Sono orgoglioso d’aver accompagnato l’adesione del Comune di Carpi a questo importante progetto internazionale da quasi 5 milioni, promosso dal Wwf e coordinato localmente dall’Ente Parchi Emilia Centrale, e ringrazio i volontari dell’oasi che hanno accolto di buon grado l’iniziativa. La tutela dell’ambiente e degli animali deve restare una priorità, ed è anche attraverso queste progettualità che si da forza e valore a tali obiettivi, che in questo caso vede protagonista la tartaruga palustre europea».