Il settore delle Politiche Sociali Unione dei Comuni in occasione del Festival della Filosofia 2023 promuove diverse iniziative che si svolgeranno a Sassuolo, dedicate ai più giovani e non solo, in collaborazione con moltissime realtà associative e sociali del territorio.
Innanzitutto, lungo tutti e tre i giorni del festival – quindi venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre – ci aspetta “WE ARE THE WORD – Siamo fatti di parole”, un percorso esperienziale alla scoperta di forme comunicative alternative. La comunicazione e il linguaggio sono essenziali per interagire e partecipare. Ma si possono utilizzare linguaggi alternativi, che favoriscano l’inclusione nella relazione tra persone. Con questo percorso è possibile scoprire la Comunicazione Aumentativa Alternativa, la lingua dei segni italiana (LIS), il sistema di scrittura braille e tante altre modalità! Partiamo quindi con Word Truck dove camerieri e chef propongono innovative portate di parola, che stupiscono e saziano mente e cuore.
L’esperienza, coinvolgendo direttamente persone con disabilità, consente di scoprire linguaggi differenti da quello verbale. Parole, Aforismi del Festival, Poesie, Quadri sensoriali e Canzoni inedite sono le portate di parola cucinate e servite dal Word Truck. Si prosegue poi con Emozioni in “parola”: quando le parole non bastano per esprimere le emozioni, colori, forme e immagini permettono di vederle, sentirle e toccarle. Avremo anche Cruciverba e Scarabeo verticali: immagini della Comunicazione Aumentativa Alternativa, lettere da riconoscere e parole da ricomporre, una rivisitazione dei noti giochi da tavolo. In ultimo, Radio – Lei non sa che filosofo anche io, per avvicinare portatori di disabilità ai relatori del Festival. Azioni di partecipazione inclusiva, attraverso interviste ai protagonisti, indurranno riflessioni sul significato di parola e filosofia.
Come seconda proposta abbiamo “FutureRap – Prendiamo la Parola”, ovvero dei laboratori per adolescenti. L’iniziativa consentirà ai ragazzi di prendere la parola attraverso la musica, il disegno, il gioco, il ritmo del rap o della trap. Con l’hand lettering e il bodypaint, le sessioni di gioco organizzate con Future Game e il Rap a cura del Rap Lab, verrà formato uno spazio di creatività e libertà in possano scrivere, in tutti i modi, il libro della propria vita. Sabato e domenica alle 16.30: sfida rapper con Educativa di Strada – Progetto Zone; mentre solo domenica ore 18.00: Rulli dal Futuro a cura di Banda Bum e Associazione Emilia. Il tutto presso Villa Giacobazzi all’interno del parco Vistarino.
Per finire, il programma propone “Tre civette sul comò – Questo bimbo a chi lo do” ossia laboratori per famiglie (0-14 anni). Ciascuno di noi ha ereditato dalla famiglia parole: anzitutto il nome e il cognome, ma anche ninne nanne e filastrocche, che per anni accompagnano i più piccoli durante la crescita, trasmettendo affetto e scacciando le paure. O una vera e propria epica di narrazioni domestiche, che i bambini seguono attentamente pendendo dalle labbra di genitori e nonni. Inoltre, ogni famiglia comunica in una lingua tutta sua: nomignoli, tiritere, espressioni tipiche, ricette segrete, linguaggi in codice. Questo gergo unico e originale ha il potere di farci sentire a casa ogni volta che richiamiamo alla nostra mente, o sulle nostre labbra, una di quelle parole. Il laboratorio quindi esplorerà l’eredità verbale ricevuta dai bambini, divertendosi con il lessico e utilizzandolo come strumento in grado di ricreare la coesione familiare. Allestimenti, attività e giochi per tutta la famiglia accompagneranno i visitatori attraverso parole che racchiudono ricordi ed emozioni e fanno sussultare il cuore, avvicinando le generazioni, tenendo vivo il passato e proiettandoci nel futuro.
“L’Unione dei Comuni – spiega Maria Cristina Plessi, Dirigente del settore Politiche Sociali – da molti anni cura per il Festival Filosofia un processo molto lungo e articolato di tessitura e coordinamento delle realtà che vengono coinvolte dai nostri servizi: associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali ma anche gruppi informali e semplici cittadini che vogliono contribuire a rendere speciale questo momento dell’anno. Lavoriamo a questo evento proprio con la metodologia di lavoro sociale ed educativa in cui crediamo fortemente: rete e inclusione sono infatti le parole guida della nostra programmazione sociale. Cerchiamo di valorizzare le competenze di tutti e creare opportunità per tutti, così da arricchire la vita della nostra comunità”.
“Il tema di questa edizione – commenta Francesco Tosi, sindaco di Fiorano con delega assessorile alle Politiche Sociali – è particolarmente congeniale allo spirito e alle finalità ultime delle nostre politiche sociali, volte appunto all’inclusione e alla costruzione di una rete con associazioni del territorio e i cittadini, affinché nessuno resti fuori dal circuito della comunità. In tutto questo, la comunicazione, il linguaggio, la relazione, sono fondamentali. Alle attività proposte storicamente dal Centro per le famiglie, dallo scorso anno si è affiancata la cooperazione con associazioni che si occupano anche di disabili. La parola è qualcosa di universale e deve essere strumento di uguaglianza per tutti”.