La fama dello storico scandianese Silvano Vinceti è arrivata anche nel mondo arabo. Nei giorni scorsi è stato invitato a Dubai per tenere una lectio magistralis su Leonardo da Vinci e la Gioconda e, nell’occasione, ha ricevuto una medaglia come riconoscimento per la sua importante opera di divulgazione delle opere d’arte. Un onore, a detta dei presenti, riservato a pochi.
L’evento è stato organizzato nella sala Hall della Queen Elisabeth 2, attraccata al porto di Dubai. Ad ascoltare e applaudire Vinceti – oltre che storico, anche ricercatore, scrittore e autore di importanti scoperte – numerosi sceicchi e membri delle famiglie reali.
Titolo della serata “Leonardo da Vinci e la Gioconda: i misteri risolti”. Al centro della lectio magistralis la scoperta più recente, rilanciata dal maggio scorso a livello a mondiale in tantissimi articoli e servizi televisivi (tra gli altri TV7 Rai, Tgcom, CNN, CBS, Le Figarò): quello dipinto nel paesaggio della Gioconda è il ponte Romito di Laterina, località in provincia di Arezzo.
Con la collaborazione dell’associazione culturale locale “La Rocca”, Vinceti ha effettuato una lunga ricerca e ha confrontato le immagini riprese con un drone dal videomaker Mark Soetebier con i particolari del dipinto.
Inoltre, negli archivi di Stato di Firenze, ha rinvenuto un documento sulle proprietà della famiglia dei Medici dove è riportato che tra il 1501 e il 1503 il ponte a quattro arcate (oggi ne resta solo una) era frequentatissimo perché consentiva di accorciare di molti chilometri la strada tra Fiesole, Firenze e Arezzo, in un’epoca in cui i mezzi di trasporto erano costituiti principalmente da cavalli e carrozze. E proprio in quegli anni Leonardo, che aveva iniziato a dipingere la Gioconda, visse in quelle zone per svolgere degli incarichi al servizio di Cesare Borgia, detto il Valentino, e Pier Soderini, gonfaloniere della repubblica di Firenze.
Inoltre Vinceti ha identificato il tratto dell’Arno raffigurato col ponte nel dipinto, che si trova proprio a Laterina, e il complesso di balze o piramidi di terra nella zona del Val d’Arno superiore a cui Leonardo si è ispirato per un particolare del paesaggio.
Tutti questi, e altri dettagli, hanno avvalorato la scoperta dello storico scandianese – presidente tra l’altro del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali – che ha entusiasmato i presenti alla serata parlando anche di altre sue scoperte degli ultimi quindici anni. Vinceti, autore di decine di libri, è stato già invitato a tornare a Dubai.