Oggi, 23 giugno 2023, nella Caserma “G. Vaccari”, sede delle Fiamme Gialle modenesi, alla presenza del Prefetto di Modena, dott.ssa Alessandra Camporota, ha avuto luogo la celebrazione a livello locale del 249° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza.

Nel corso della breve cerimonia il Prefetto e il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca Capecci, hanno proceduto alla deposizione di una corona di alloro davanti alla targa dedicata al Brig. Giacomo Vaccari, medaglia di Bronzo al Valor Militare, caduto in servizio il 25 giugno del 1943, al quale è intitolata la caserma.

Al termine, il Prefetto ha incontrato una rappresentanza del personale.

La tradizionale ricorrenza costituisce l’occasione per un bilancio delle attività condotte dai Reparti del Comando Provinciale di Modena nei settori della lotta all’elusione e all’evasione fiscale, del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, della tutela del mercato dei beni e dei servizi, di quello dei capitali e del contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, che rappresentano la mission istituzionale, nonché negli altri comparti operativi, in un’ottica sempre volta alla tutela di famiglie e imprese nonché della competitività del “sistema Paese”.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2022 ED I PRIMI 5 MESI DELL’ANNO IN CORSO – CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.

Nel 2022 e nei primi 5 mesi del 2023 sono stati scoperti 72 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria e 83 datori di lavoro che hanno impiegato 368 lavoratori in “nero” o irregolari.

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta hanno permesso di accertare l’indebito utilizzo di crediti inesistenti e/o non spettanti per oltre 5 milioni di euro.

Sono stati approfonditi 9 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a manipolazione dei prezzi di trasferimento e artificiosa localizzazione di base imponibile in Paesi a fiscalità agevolata.

Sono stati denunciate 227 persone per reati fiscali, di cui 4 destinatarie di provvedimento di custodia cautelare in carcere/domiciliare.

Sono state avanzate 33 proposte di cessazione della partita IVA e di cancellazione dalla banca dati VIES nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

Il contrasto alle frodi fiscali è costantemente perseguito attraverso il sistematico ricorso alle proposte, avanzate alla competente Autorità Giudiziaria, tese al sequestro dei patrimoni dei responsabili di reati fiscali, in funzione della confisca in misura equivalente ai tributi evasi, in presenza dei relativi presupposti di legge.

Complessivamente, a fronte delle frodi scoperte, sono stati oggetto di misure cautelari reali beni per un valore di 24,3 milioni di euro.

Ammontano, invece, a 24 gli interventi eseguiti in materia di accise, nei confronti di soggetti operanti nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi. Con specifico riferimento alla vendita di carburanti, sono state riscontrate 73 violazioni relative a casi di omessa comunicazione dei prezzi di vendita o di omessa pubblicità degli stessi.

Le attività in materia di polizia doganale hanno portato alla denuncia di 2 persone per violazioni nel settore dei tabacchi lavorati estero.

Le attività nei comparti del gioco e scommesse illegali hanno permesso, a fronte di 24 interventi, di verbalizzare 16 soggetti con riscontrate violazioni in materia di apparecchi e congegni da intrattenimento.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del PNRR. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano.

Nel corso del 2022 ed i primi 5 mesi del corrente anno, i Reparti operativi della Guardia di Finanza di Modena hanno svolto 291 interventi nel settore a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale.

In tale contesto, sono state segnalate alla competente Autorità Giudiziaria 42 persone in relazione a frodi per oltre 2,7 milioni di euro. I sequestri eseguiti ammontano a circa 2 milioni di euro.

Sono stati segnalati alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bologna 35 persone ritenute responsabili di danni erariali per un importo pari a oltre 1,3 milioni di euro.

In tale comparto, in particolare, rilevante è stato l’impegno nel settore della spesa previdenziale e sanitaria.

I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza – polizia economico – finanziaria a forte vocazione sociale – mirano proprio a evitare che delle “prestazioni sociali agevolate” – questa la definizione tecnica degli aiuti in argomento – possa beneficiare chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: circa il 70% dei controlli volti a verificare la sussistenza dei presupposti di legge previsti per l’erogazione di dette prestazioni sociali ha evidenziato irregolarità relativamente al possesso dei requisiti reddituali previsti. In particolare, sono stati eseguiti complessivamente 410 controlli, che hanno consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 750 mila euro.

Tra i controlli in parola, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare circa 488 mila euro indebitamente percepiti, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 95 soggetti.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso si è concretizzato nel sequestro di beni, a seguito di provvedimenti emessi dalle competenti Autorità Giudiziarie, per un valore di oltre 7 milioni di euro per ipotesi di reato di riciclaggio e auto-riciclaggio.

83 sono le persone denunciate e 3 quelle destinatarie di provvedimenti di custodia cautelare in carcere/domiciliare. Sul fronte dell’attività di prevenzione in materia antiriciclaggio, i Reparti dipendenti hanno proceduto all’approfondimento di 371 segnalazioni di operazioni sospette, mentre nel comparto usura sono stati effettuati 3 interventi con la denuncia di 5 persone e il sequestro di beni per un valore di oltre 220 mila euro.

Nel campo dei reati fallimentari, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 191 persone, di cui 2 destinatarie di provvedimenti restrittivi personali, per un totale di patrimoni risultati distratti per oltre 55 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 171 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti, a seguito di provvedimenti emessi dalle competenti Autorità Giudiziarie, ai sensi del c.d. Codice Antimafia, hanno superato, complessivamente, l’ammontare di 1,4 milioni di euro.

Sono stati eseguiti, poi, 361 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalla locale Prefettura, tutti riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti dipendenti hanno effettuato 128 interventi, sottoponendo a sequestro oltre 700 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e/o non sicuri. Al riguardo, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 14 persone e altre 42 alle competenti Autorità amministrative.