Studiare e approfondire gli eventi accaduti nelle prime tre settimane di maggio nei territori della Città metropolitana, per mettere a disposizione di tutta la comunità dati, evidenze e ipotesi di lavoro in materia di governo, manutenzione e cura del territorio, prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico e gestione delle acque nel contesto bolognese.
Con questo obiettivo la Città metropolitana, con atto del sindaco, ha costituito una “Task Force per il dissesto idrogeologico, verso una definizione di un Piano metropolitano di adattamento all’emergenza climatica” per il quale sono stati stanziati 50.000 euro.
“Gli eventi alluvionali dei giorni scorsi impongono la necessità – ha sottolineato Matteo Lepore sindaco metropolitano – di costruire il passaggio dalla fase dei soccorsi e dell’emergenza a quella del ripristino e della ripartenza. Non sarà sufficiente riparare i danni per ritornare alla situazione precedente. Serve una riflessione forte e condivisa su come attrezzare il territorio metropolitano ad affrontare situazioni analoghe e, più in generale, il tema dei cambiamenti climatici. Per non lasciare sole le comunità del territorio e i Sindaci serve ricostruire un sapere e mettere mano ai piani di adattamento e prevenzione. Dalla montagna alla pianura, la Città metropolitana sta già lavorando con centinaia di cantieri sulle strade e sulle frane: serve uno sguardo di insieme per progettare in modo consapevole e nuovo la ripartenza e lo sviluppo del territorio metropolitano. Ringrazio fin da ora tutti coloro che faranno parte della task force e il Rettore per il supporto che ci fornirà l’Università di Bologna”.
La Task Force sarà incardinata presso la Direzione Generale ed avrà come ufficio di supporto il Settore Affari istituzionali e partecipazioni societarie. La struttura è presieduta dal Sindaco metropolitano o suo delegato ed è coordinata dal Direttore Generale.
Alla Task Force parteciperanno oltre ai dirigenti della Città metropolitana e al Capo di gabinetto, un rappresentante della Regione Emilia Romagna, Area geologia, suolo e sismica, un rappresentante dell’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, un rappresentante dell’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia (ARPAE), un rappresentante del Consorzio della Bonifica Renana, un rappresentante del Consorzio della Bonifica della Romagna occidentale e dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po; un rappresentante di Hera e docenti dell’Università di Bologna o altre figure professionali esperte negli ambiti dell’adattamento ai cambiamenti climatici, dell’idrologia, dell’ingegneria idraulica, della geologia, della gestione delle colture e dell’eccesso idrico per il ripristino delle attività agricole, della gestione e valutazione delle frane, dei sistemi e delle reti di telecomunicazioni in periodo di emergenza, esperti di diritto, agronomi, paesaggisti, urbanisti, storici del territorio.
Il gruppo di lavoro tecnico istruirà temi su cui attivare periodicamente il confronto con i Consiglieri metropolitani delegati ai temi della mobilità, della pianificazione territoriale e delle politiche per la pianura e per la montagna e, all’occorrenza, ad altri temi. Il gruppo si avvarrà inoltre della collaborazione delle Unioni di Comuni e degli altri Comuni dell’area metropolitana.