I reati ambientali e la mafia, ma anche la dignità del lavoro contro lo sfruttamento, le parole contro l’indifferenza, il contrasto al cyberbullismo e alla violenza sono gli argomenti sui quali gli studenti delle scuole medie Cavour, Mattarella, Ferraris, Paoli, San Carlo e Marconi hanno lavorato nell’ambito del progetto “A scuola di legalità” e che hanno condiviso nel corso di un incontro che si è svolto alla Tenda nella mattinata di venerdì 26 maggio. Alla giornata hanno partecipato anche gli studenti della 3G del liceo Sigonio che hanno presentato i video realizzati nel corso del progetto “Infotrading” sui rischi del trading on line.
L’incontro, introdotto dall’assessore alla Legalità del Comune di Modena Andrea Bosi e da Giulia Migneco, responsabile comunicazione di Avviso pubblico, ha concluso l’edizione 2022-2023 del progetto “A scuola di legalità” promosso dal Comune di Modena, Ufficio legalità e sicurezze, con il contributo del ministero dell’Interno nell’ambito del Fondo per la promozione della legalità (legge 234 del 2021), attraverso un bando che invitava le scuole medie a realizzare percorsi formativi e progetti per diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Sui reati ambientali hanno lavorato la scuola Cavour che ha presentato il progetto “Il mondo che (non) vorrei”, incentrato sull’educazione alla solidarietà, alla tolleranza, al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, e la scuola Mattarella con il progetto “Piazzale Mattarella: territorio e comunità”, sul rispetto delle leggi legato ai problemi ambientali.
“La dignità non ha catene” è il titolo del progetto della scuola Ferraris sul tema dello sfruttamento nel mondo del lavoro, mentre i ragazzi della scuola Paoli hanno realizzato “Il Corriere della Legalità Paoli: per andare oltre l’indifferenza”, sulla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva.
Di mafia e di fenomeni corruttivi hanno parlato gli studenti della scuola San Carlo nel progetto “Io saccio” che contiene anche un approfondimento su Peppino Impastato. Cyberbullismo, violenza e baby gang, infine, sono al centro del progetto “Baby gang – Baby band” della scuola Marconi.
Gli studenti del liceo Sigonio hanno presentato i video realizzati per promuovere un uso consapevole del web realizzati nel corso del progetto “Infotrading” coordinato dalla cooperativa sociale Mediando in collaborazione con Civibox e realizzato nell’ambito dell’iniziativa “Violenza e social network: analisi e percorsi di educazione alla legalità” che ha avuto il contributo del Comune di Modena con il cofinanziamento della Regione Emilia Romagna.