“Va intrapresa ogni ogni necessaria iniziativa parlamentare perché venga adottata, di concerto con l’azione governativa, una fiscalità di vantaggio strutturata e duratura, utile a contrastare fenomeni di spopolamento e desertificazione commerciale e soprattutto a favorire l’insediamento di imprese nelle aree interne del nostro Appennino”.
Questo il passaggio chiave della lettera di Confcommercio, Cna, Confesercenti, Lapam del Frignano ai parlamentari modenesi perchè venga assunta una iniziativa parlamentare bipartisan che affronti con urgenza il tema dello spopolamento di diverse aree interne della montagna.
“Le misure poste in essere dalla Regione Emilia Romagna di incentivazione allo sviluppo ed all’insediamento di esercizi polifunzionali – si legge nella lettera – hanno solo in parte posto un freno all’impoverimento del commercio e dei servizi di prossimità: il mantenimento di una rete di esercizi commerciali è conditio sine qua non per invertire una pericolosa china che potrebbe rivelarsi fatale per pezzi importanti del nostro territorio”.
“E’ evidente – prosegue la comunicazione inviata ai parlamentari – come la presenza di negozi, botteghe e pubblici esercizi porti con sé la garanzia di avere nei territori interessati presidi sociali di cui le comunità non possono fare a meno; salvare le attività dei piccoli Comuni e delle aree interne è una necessità sociale e culturale oltre che politico-istituzionale, prima ancora che di natura economica”.
Le Associazioni puntano poi il dito sulla disparità di trattamento fiscale tra imprese di pianura e quelle della montagna: “un’attività commerciale, una bottega, un pubblico esercizio, ma più nel complesso ogni impresa che si trova in un paese di montagna paga le stesse imposte e tasse di una attività in città, nonostante uno svantaggio competitivo rilevante – puntualizzano Confcommercio, Cna, Confesercenti, Lapam del Frignano”.
“Rimarchiamo dunque l’urgenza di introdurre misure che compensino, almeno in parte, il gap competitivo delle imprese in montagna e che siano utili a dare futuro alle aree svantaggiate del territorio e più nel complesso al nostro Appennino”, conclude la lettera agli eletti modenesi in Parlamento.