Davanti a un vero Giudice penale, gli allievi e le allieve del Liceo Fanti hanno inscenato i ruoli di imputato, vittima/parte civile, avvocati, giudici popolari e testimoni di un caso di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Studenti e studentesse hanno potuto provare dal vivo cosa significa un processo e anche come si ricostruisce un reato da Codice Rosso.
Un’idea questa ormai consolidata, nata grazie alla partecipazione ed adesione della Commissione per le Pari Opportunità -C.P.O.- del Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi professionali -C.U.P.- della provincia di Modena ed unico Regione Emilia Romagna ed al CUP della provincia di Modena al progetto “La Costituzione e la Cittadinanza – Educazione alla legalità – Discriminazioni – Parità e pari opportunità”.
Dopo i saluti istituzionali con gli interventi di: Tamara Calzolari, assessora Comune di Carpi; Paola Guerzoni, consigliera provinciale, sindaca di Campogalliano; Prof. Maurizio Macciantelli, USP Modena; Magg. Stefano Covolo, Comando Carabinieri Carpi e del Dott. Roberto Perrone, Giudice Tribunale penale di Modena, la presentazione del progetto a cura della Prof.ssa Cristina Reggiani e dell’Avv. Mirella Guicciardi, quindi il processo simulato, Coordinatori: Avv. Cosimo Zaccaria, Avv. Francesca Gasparini.
“Vale la pena ora, ad attività conclusa, sottolineare innanzitutto il contributo degli avvocati Guicciardi, Zaccaria e Gasparini che si sono spesi per organizzare il percorso di formazione ed esercitare i ragazzi nella simulazione finale – dichiarano le istituzioni scolastiche -.
Le autorità intervenute hanno inoltre portato delle testimonianze di rara efficacia, che sono andate ben oltre un saluto circostanza, facendo percepire ai ragazzi la vicinanza delle istituzioni.
Da questi contributi è senz’altro uscita consolidata la consapevolezza nei ragazzi dell’importanza dell’iniziativa che, oltre alla chiara ricaduta in chiave di orientamento professionale, ha la primaria finalità di educare alla legalità e di formare cittadini responsabili.
La dimensione operativa che ha coronato il progetto ha consentito ai ragazzi di mettere concretamente in pratica quanto appreso negli incontri di preparazione, nel corso dei quali sono intervenuti professionisti provenienti da diversi ambiti: giuridico, economico e sociale.
Grazie alla simulazione finale, le competenze acquisite sono state consolidate attraverso un’esperienza in cui gli studenti si sono messi attivamente in gioco, non recitando una parte preordinata, ma interpretando le fasi del processo per come si andava dipanando e reagendo in modo conseguente agli stimoli ricevuti” – concludono dal Liceo Fanti.