Insegnare una professione ai ragazzi migranti giunti qui soli, i cosiddetti minori non accompagnati.
Sono due i progetti sperimentali, a Modena e a Piacenza, a cui l’Emilia-Romagna punta, per sostenere l’inclusione formativa e l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati, attraverso il lavoro.
A queste esperienze è dedicato uno speciale approfondimento, curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, che è online da oggi 21 marzo all’indirizzo https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/minori-non-accompagnati .
A Modena nell’autunno scorso e poi a Piacenza a inizio febbraio di quest’anno, le ‘due iniziative gemelle’ che hanno visto scendere in campo le rispettive Prefetture, enti locali, le Scuole edile provinciali, i sindacati e i centri di formazione Tutor a Piacenza e Città dei ragazzi a Modena.
Una ventina di ragazzi minorenni, o che da lì a poco hanno raggiunto la maggiore età, si sono cimentati (o si stanno cimentando) in un percorso personalizzato per acquisire competenze tecnico professionali spendibili nel mondo del lavoro.
Sul portale della Regione anche le interviste a Massimiliano Morini, direttore della Città dei Ragazzi di Modena, e ad Alessandro Dondi, direttore Scuola edile provinciale di Modena.