Tommaso Calarco prende servizio al Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Università di Bologna. Lo studioso di fama internazionale nel campo del Quantum Computing e delle tecnologie quantistiche ha risposto con entusiasmo all’opportunità offerta dall’Alma Mater, con una chiamata dall’estero, per contribuire allo sviluppo di una strategia regionale e nazionale per le tecnologie quantistiche che trovi proprio nell’Università di Bologna il suo punto focale.
Sin dagli albori della ricerca sulle tecnologie quantistiche, un quarto di secolo fa, Calarco lavora per concepire e migliorare i mattoni di base per costruire calcolatori quantistici, simulatori quantistici, sensori quantistici e telecomunicazioni quantistiche.
Classe 1969, originario di Rovereto, dopo aver conseguito il dottorato presso l’Università di Ferrara, ha proseguito con il post-dottorato nel gruppo di Peter Zoller presso l’Università di Innsbruck. Nel 2004 è stato nominato Senior Researcher del Centro BEC di Trento e nel 2007 è diventato Professore di Fisica dell’Università di Ulm, dove successivamente è stato nominato direttore dell’Istituto di Sistemi Quantistici Complessi e del Centro per la Scienza e la Tecnologia Quantistica Integrata. È stato poi professore all’Università di Colonia e al tempo stesso direttore dell’Istituto di Controllo Quantistico del Peter Grünberg Institute, presso il Centro di Ricerche di Jülich (il più grande laboratorio nazionale della Germania).
Nonostante la sua lunga e prestigiosa carriera all’estero, Calarco ha comunque sempre mantenuto uno stretto legame, sia personale che scientifico, con l’Italia, anche nel contesto delle attività europee nel campo delle tecnologie quantistiche.
È stato infatti coordinatore di diversi progetti di ricerca europei e autore del Quantum Manifesto, che ha favorito l’avvio, nel 2017, della Quantum Flagship della Commissione Europea: un programma decennale che ha permesso di finanziare la ricerca europea per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche con 1 miliardo di euro (coperto per metà dalla Commissione Europea e per metà dagli stati membri), cifra che nel frattempo cresciuta fino a superare 7,5 miliardi di euro. In questo contesto, Tommaso Calarco è attualmente presidente del Quantum Community Network, uno dei tre organi di autogoverno della Quantum Flagship.
Tutto questo, insieme ai legami di cooperazione tra il centro di supercalcolo di Jülich e il CINECA, gli ha dato occasione di entrare a stretto contatto con il panorama della ricerca bolognese. Le forti competenze presenti sul territorio e le grandi potenzialità che i diversi enti coinvolti (Università di Bologna, CINECA, INFN e CNR) possono mettere a frutto nell’ambito delle tecnologie quantistiche e nel quadro del PNRR, lo hanno quindi spinto ad accettare la chiamata dall’estero arrivata dall’Università di Bologna, dove ha preso servizio come professore al Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”.