La Cgil di Sassuolo ribadisce la propria contrarietà alla scelta del Comune di uscire da Avviso Pubblico, l’associazione che promuove la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile con azioni preventive contro le mafie e la corruzione.
“Purtroppo – si legge in una nota della Cgil – nell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Menani ha ribadito la scelta di uscire dall’associazione che a suo dire non rappresenta l’Amministrazione di Sassuolo. Ma se lo scorso dicembre, la motivazione di Menani era stata quella di non aver tempo per partecipare ai lavori, oggi invece il sindaco di Sassuolo dice di non condividere le scelte di Avviso Pubblico perché troppo vicine ad un partito politico”.
“Menani deve fare un po’ di chiarezza con se stesso – afferma Cesare Pizzolla coordinatore Cgil Sassuolo – non può cambiare ogni volta motivazione e comunque entrambe le risposte mi sembrano irrilevanti rispetto all’importanza del lavoro svolto da Avviso Pubblico”.
“Avviso Pubblico – aggiunge la Cgil – è vicino a Enti Pubblici, associazioni e cittadini che sono in prima fila nella lotta alle mafie e nel contrasto alle infiltrazioni malavitose nella società e nell’economia, attori tutti che agiscono per il bene pubblico e per il rispetto della legalità e non hanno né colore, né appartenenza partitica”.
“La scelta dell’Amministrazione di Sassuolo è perciò una scelta irresponsabile – continua Pizzolla – che dà un brutto segnale in un territorio come quello emiliano caratterizzato da infiltrazioni criminali nelle imprese come dimostrato dal processo Aemilia, il più grande processo all’ ’ndrangheta nel Nord Italia, svolto a Reggio Emilia che dopotutto è a soli 15 km da Sassuolo. Non basta dire che nel Comune non è mai stato riscontrato alcun caso di corruzione, né di infiltrazione malavitosa. Occorre tenere alte le difese su un territorio altamente produttivo con un’economia ricca, dove il rischio della penetrazione mafiosa è molto alto”.