A distanza di tre anni, l’ultima volta è stato nel 2020, poche settimane prima che la pandemia sospendesse ogni iniziativa di questo tipo, nel giorno di San Geminano torna il corteo in onore del Patrono. Martedì 31 gennaio, infatti, a Modena si ripropone l’antichissima tradizione delle autorità cittadine, civili e militari, che, in corteo, appunto, raggiungono il Duomo, partendo dal Palazzo comunale alle 10.30, portando come offerta i due ceri votivi e l’olio per la lampada che nella cripta della Cattedrale arde perennemente davanti al sepolcro del Santo Vescovo.
Ceri e olio verranno donati durante la cerimonia religiosa che inizia alle 11, presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci e concelebrata da altri vescovi e dai sacerdoti del Capitolo metropolitano.
Al corteo partecipano le autorità, con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, insieme al gonfalone, ai figuranti in costume storico, ai valletti in livrea gialloblù e alla banda cittadina.
Dal Palazzo comunale si esce su piazzetta delle Ova e si percorre la via Emilia fino a corso Duomo per poi entrare nella cattedrale romanica.
Sarà presente anche una delegazione con il sindaco Jacopo Ferri e il gonfalone della città di Pontremoli, il cui santo patrono è San Geminiano, e sarà ospite del Comune anche una delegazione di San Gimignano, altra cittadina di cui Geminiano è il Santo protettore, con il gonfalone e il sindaco Andrea Marrucci.
Una delegazione del Comune, invece, con l’assessora Anna Maria Lucà Morandi, parteciperà nel pomeriggio di martedì alle cerimonie dedicate al Santo in programma a Pontremoli, portando in dono un cero votivo, così come farà a San Gimignano un’altra delegazione del Comune, con l’assessora Alessandra Filippi.
ECCO LA FIERA “GRANDE COME IL CENTRO”
Anche per San Geminiano, come è già avvenuto per Sant’Antonio, la fiera si allarga e i circa 500 espositori saranno distribuiti in un’area maggiore integrando al percorso storico, che ha il cuore in Piazza Grande e sulla via Emilia, anche piazza XX Settembre, via Farini e piazza Roma. Così che lo slogan che accompagna la campagna di comunicazione è “Una fiera grande come il centro!”.
L’obiettivo del nuovo assetto, reso strutturale, dopo la sperimentazione dello scorso anno, con l’approvazione all’unanimità del Consiglio comunale e il percorso svolto insieme alle associazioni di categoria e a Modenamoremio, è quello di migliorare funzionalità e sicurezza delle manifestazioni, aumentandone anche la capacità di attrazione e valorizzando la bellezza del centro storico.
In questo modo, infatti, si può contare su di un’offerta commerciale meno densa, su spazi più ampi per il passeggio e su di un’esposizione più efficace delle merci, evitando doppi fronti ed espositori adiacenti l’uno all’altro. Contando così anche di favorire la compresenza del pubblico delle fiere con quello diretto ai negozi e alle attività commerciali, oltre che dei residenti e dei lavoratori del centro storico. E risulta essere più efficace anche l’attività di controllo garantita dalla Polizia locale per la sicurezza della manifestazione.
Per San Geminiano, sulla base dell’esperienza di Sant’Antonio, quando la giornata fredda e piovosa non ha certo favorito la presenza degli ambulanti e dei visitatori, verrà potenziata anche l’attività di promozione, con cartelloni sul percorso della fiera per fare conoscere le novità, mentre si potrà contare anche sull’apertura del Mercato Albinelli e sull’opportunità di partecipare, su prenotazione, a visite guidate straordinarie della Ghirlandina, di Palazzo Ducale e dell’Acetaia comunale oppure visitare le Sale storiche del Palazzo comunale (informazioni: visitmodena.it/fiere).
In piazza XX Settembre, inoltre, possono darsi appuntamento i tifosi del Modena calcio: nell’area assegnata alla società, infatti, vengono esposti i trofei conquistati lo scorso campionato (la coppa per la promozione in serie B e la Super Coppa conquistata a Bolzano) e dalle 8 alle 20 sono disponibili per la vendita tutti i prodotti ufficiali: maglie, felpe, t-shirt e gadget di ogni genere.
DIVIETI DI SOSTA E LARGO ALLA CORRIDA
Martedì 31 gennaio la fiera occupa il centro storico e si sospende la circolazione stradale in via Emilia centro a Modena, in piazzale Sant’Agostino, in corso Canalgrande, in corso Canalchiaro e in corso Duomo, con variazioni dei percorsi del trasporto pubblico locale.
A partire dalla mezzanotte di lunedì e per tutta la giornata è in vigore il divieto di sosta con rimozione in tutte le strade del centro storico dove si svolge la manifestazione e sono previsti anche diversi provvedimenti sulla viabilità, con divieti di transito, direzioni obbligatorie e abrogazione di sensi unici oppure l’indicazione di sensi unici alternati.
In applicazione dei provvedimenti del piano sicurezza, inoltre, è prevista la collocazione di barriere, transenne e “panettoni”, per evitare l’accesso di veicoli, salvo i mezzi di soccorso, in diverse intersezioni nell’area di piazza XX Settembre, in quella di piazza Roma, tra corso Canalchiaro e via delle Rimembranze, tra via Emilia e largo Sant’Agostino, tra via Emilia e largo Garibaldi, in corso Canalgrande vicino a via Mascherella e alla chiesa di San Vincenzo.
La circolazione è sospesa fino alle 17 anche sul tracciato della Corrida, la manifestazione podistica che prende il via alle 14.30 da via Berengario percorrendo poi via Emilia centro, corso Duomo, Canalchiaro, piazzale Risorgimento, viale Vittorio Veneto, via Riccoboni, via Luosi, via Marconi, viale Corassori, via Leonardo da Vinci, Strada D’Avia Sud, il cavalcavia della Tangenziale, via Campagna, strada Cognento, via J. Da Porto Sud, via Contorno di Cognento, strada Cognento, il sottopasso pedonale della tangenziale Neruda, via Scaglia Ovest, via Formigina, viale Corassori, via Marconi, via Luosi, via Barozzi, via Bacchini con arrivo al parco Novi Sad.
Previsti rallentamenti nelle strade vicine al percorso della manifestazione.
IL CULTO DEL SANTO AL MUSEO CIVICO
Un’occasione per conoscere meglio San Geminiano e il suo rapporto con Modena, nel giorno della sua festa, è offerta dal Museo Civico di Modena che propone tre visite guidate gratuite dedicate alla figura del santo per scoprire anche aspetti meno conosciuti della millenaria vitalità del culto del patrono della città.
Per partecipare non occorre prenotare, è sufficiente presentarsi puntuali al ritrovo all’ingresso del Museo Civico, al terzo piano di Palazzo dei Musei, nei tre orari di partenza previsti, uno al mattino alle 10.30, e due al pomeriggio alle 16 e alle 17.30.
Vescovo di Modena nel IV secolo e patrono fin dall’epoca altomedievale, San Geminiano è stato nei secoli punto di riferimento non soltanto per la Chiesa locale, ma anche per il Governo cittadino, al punto che la sua figura è divenuta in diverse occasioni strumento di aggregazione della comunità locale e simbolo della città.
I reperti e le opere d’arte, fra tardo antico e barocco, protagonisti delle visite disegnano un percorso che riunisce le testimonianze del contesto tardo antico in cui visse il santo, la tradizione agiografica, il rapporto tra il santo e la sua città, e le forme della devozione.
Gli itinerari proposti ripercorrono le tappe del legame plurisecolare istituitosi tra il santo patrono e la comunità cittadina. Tra le opere sarà possibile ammirare il San Geminiano dipinto da Nicolò dell’Abate per le Beccherie, il pubblico macello costruito nei pressi di piazza Grande per volere dei conservatori della magnifica comunità tra il 1537 e il 1538. L’opera, di proprietà della Galleria Estense, è oggi esposta nella sala dell’arte sacra del Museo Civico.
Dal Museo Civico provengono anche le quattro mazze di rappresentanza che accompagnano il tradizionale corteo composto dalle istituzioni precedute dai valletti in livrea gialloblù e il gonfalone, fino a raggiungere la cripta della Cattedrale dove si trovano le reliquie del Santo. Le quattro mazze, in argento corredate da cordoni in seta gialla e blu, i colori della Comunità modenese, sono databili in epoca successiva al 1740 per la presenza della corona marchionale, concessa dal Duca Francesco III alla Municipalità in quell’anno. Una corona sovrasta lo scudo crociato con le trivelle, mentre un nastro si attorce verso il retro con la scritta “Avia Pervia”. Dal 2000 il Museo conserva in deposito anche le uniformi originali dei mazzieri comunali oggi sostituite dalle copie fedeli indossate dai valletti.
Sempre al Museo, nella sala dell’archeologia si potrà visitare liberamente anche la mostra in corso “DeVoti Etruschi” sulla raccolta di terrecotte votive provenienti da Veio, giunta in Museo nel 1894 riscoperta grazie a un progetto di ricerca che, anche attraverso avanzate tecniche di analisi, ha aggiunto nuovi dati alle conoscenze precedenti.
Dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, inoltre, sarà possibile visitare la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi”, a piano terra del Palazzo dei Musei.
Il Museo civico è visitabile, a ingresso gratuito, da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato e festivi, quindi anche il 31 gennaio, dalle 10 alle 19.
Informazioni on line (www.museocivicomodena.it).
IL SITO UNESCO “APERTO” PER IL PATRONO
Martedì 31 gennaio, in occasione di San Geminiano, il sito Unesco, con la Ghirlandina, il Duomo e Palazzo Comunale, musei e mostre sono pronti ad accogliere modenesi e turisti per festeggiare insieme il patrono della città.
Per celebrare il santo, sono aperti a ingresso gratuito, ma su prenotazione, tutti i luoghi del sito Unesco: per ammirare la città dall’alto, si può salire sulla Torre Ghirlandina a orario continuato dalle 9.30 alle 18.30, mentre a Palazzo Comunale, sempre a ingresso gratuito su prenotazione, si possono visitare le Sale storiche (nel pomeriggio, con ingressi alle 15.15, 16, 16.45, 17.30, 18.15) e l’Acetaia comunale per scoprire come nasce l’Aceto balsamico tradizionale di Modena (ingressi alle 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30). Le prenotazioni, fino a esaurimento dei posti disponibili, si effettuano sul portale visitmodena.it.
Il Duomo di Modena sarà aperto per le celebrazioni con la possibilità di venerare San Geminiano nella cripta. Le visite turistiche sono possibili solo negli orari in cui non si svolgono le celebrazioni. Aperto anche il Museo Lapidario, con ingresso gratuito, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
In occasione della festa del patrono è aperto anche, in via straordinaria, il Palazzo Ducale (che normalmente è visitabile solo nei weekend). L’accesso è possibile solo con visita guidata, su prenotazione, alle 11, alle 14 e alle 15 (il biglietto costa 10 euro).
Aperti anche il Nuovo Diurno di piazza Mazzini (dalle 9.30 alle 19) e, a ingresso gratuito, la Farmaci storica di Ago, in largo Porta Sant’Agostino (dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19).
Per tutta la giornata, dalle 11 alle 19, a ingresso gratuito, a Palazzo Santa Margherita si può visitare anche il Museo della Figurina dove prosegue la mostra, promossa da Fmav-Fondazione Modena Arti Visive, “Minecraft Museum Adventure. Viaggio nel mondo della figurina” che integra il videogioco più venduto al mondo con le collezioni del Museo: gli utenti, sia i più esperti sia i neofiti, potranno interagire con la collezione attraverso postazioni all’interno del Museo o da remoto, divertendosi con una serie di giochi di difficoltà crescente che spaziano dal parkour alla logica.
Alla Biblioteca Poletti, a Palazzo dei Musei, e nel complesso di San Paolo è aperta, a ingresso gratuito, anche la mostra “La collezione rivelata. Carte e libri d’artista dal Laboratorio di Arte grafica di Modena” che celebra i 150 anni di vita della biblioteca e i quaranta di attività del Laboratorio fondato da Roberto Gatti e dalla moglie Anna Maria Piccinini. In esposizione, suddivise nelle due sedi, circa duecento opere, tra stampe a foglio e libri d’artista, realizzate da autori di fama nazionale e internazionale, come Giuliano Della Casa, Mimmo Paladino, Andrea Chiesi, Wainer Vaccari, Assadour, Joe Tilson e molti altri. Martedì 31 gennaio, la mostra è aperta nella sede della Biblioteca Poletti dalle 15 alle 19; nella sede di San Paolo, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.