Dal mese di dicembre del 2020 avrebbe compiuto una serie di gravi condotte maltrattanti nei confronti della compagna, anche quando era in stato interessante, per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Guastalla l’hanno denunciato alla locale Procura per i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e atti persecutori. Condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, la Procura ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli di mantenere una distanza di almeno 5 chilometri dalla stessa con il divieto di comunicare con lei anche per interposta persona.
Lei trentatreenne, lui quarantacinquenne, entrambi residenti in un comune della bassa reggiana: sono loro i protagonisti di questa ennesima vicenda di violenza domestica. Secondo quanto emerso dalle indagini l’uomo almeno dal dicembre del 2020, per futili motivi, avrebbe compiuto reiterate manifestazioni di aggressività fisica e psicologica con umiliazioni, offese e minacce, consistite nell’ingiuriarla e nel minacciarla con frequenza settimanale, anche alla presenza di terzi e dei figli minori, e nel percuoterla con spinte, calci, pugni e sberle in faccia. In una circostanza l’ha spinta dalle scale quando era in stato interessante, in un’altra le ha lanciato l’accetta senza attingerla per poi riempirla di botte minacciando di ammazzarla.
Ha quindi causato alla donna una stabile sofferenza tanto da spingerla a fuggire da casa, e denunciare quanto subiva venendo collocata in una struttura protetta. Episodi delittuosi raccolti in una dettagliata denuncia che, riscontrati dai carabinieri della stazione di Guastalla, hanno portato all’odierno provvedimento cautelare immediatamente richiesto ed ottenuto dalla Procura di Reggio Emilia. I Carabinieri, ricevuta l’ordinanza applicativa, vi hanno dato esecuzione sottoponendolo al provvedimento cautelare l’uomo.